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Pfizer e variante inglese: il vaccino è in grado di contrastarla con efficacia

Le studio, realizzato in Israele, è basato sui dati raccolti tra il 24 gennaio e il 3 aprile: si tratta del più vasto finora realizzato

Il vaccino anti-Covid è in grado di contrastare anche le varianti? Quanto e quanto a lungo protegge dalla malattia? Il siero Pfizer/BioNTech è efficace contro il Covid-19 per oltre il 95%, ma il livello di efficacia scende significativamente quando la persona riceve solo una delle due dosi. È quanto emerge da uno studio condotto in Israele, il più grande del genere mai realizzato finora.

E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet" e mette in evidenza "i benefici per la salute pubblica di un programma nazionale di vaccinazione", secondo i suoi autori, scienziati di Pfizer e il governo israeliano.

Quanto è efficace il vaccino Pfizer/BioNTech contro la variante inglese

Lo studio si basa su dati sanitari raccolti tra il 24 gennaio e il 3 aprile, quando il 72% della popolazione israeliana di età superiore ai 16 anni (quasi 5 milioni di persone) e il 90% di quella di età superiore ai 65 anni aveva ricevuto le due dosi di vaccino Pfizer/BioNTech. L'analisi si concentra sull'efficacia del vaccino contro la variante inglese (chiamata B.1.1.7), che è dominante nel paese mediorientale (così come in tutta Europa: basti pensare che in Italia tale mutazione è pari al 91,6% dei casi sul campione nazionale esaminato in un singolo giorno, lo scorso 15 aprile, in un'indagine lampo dell’Istituto superiore di sanità).

Il lavoro mostra che il vaccino è "altamente efficace" nelle persone di più di 16 anni sette giorni dopo la seconda dose: protegge dal 95,3% delle infezioni, dal 97,2% dei ricoveri e dal 96,7% dei decessi. Questi livelli di protezione rimangono simili negli over 85. Ma diminuiscono significativamente quando le persone hanno ricevuto solo una delle due dosi: 57,7% contro l'infezione, 75,7% contro l'ospedalizzazione e 77% contro la morte negli over 16. Lo studio dunque, "mostra l'importanza di una vaccinazione completa negli adulti", con due dosi, affermano gli scienziati, secondo cui una singola dose potrebbe anche offrire meno protezione, in particolare con l'emergere di varianti che sono più resistenti al vaccino.

Lo studio precedente sull'efficacia del vaccino in Israele

Un primo studio importante, perché basato su oltre mezzo milione di persone completamente vaccinate, era arrivato sempre da Israele tre mesi fa: era emerso come il vaccino Pfizer / BioNTech offrisse una protezione del 94% contro Covid-19, secondo il più grande ente di assistenza sanitaria del paese.

Non abbiamo adesso come adesso tutte le risposte. Ad esempio sulla durata dell'immunità indotta da vaccino, la scarsità di dati non permette ancora di fare previsioni, occorrerà aspettare del tempo. Ad oggi però le premesse perché i vaccini producano una risposta immunitaria duratura ci sono: servono dati certi e su questo punto non si può fare altro che attendere.

Come "funziona" il vaccino Pfizer

Il vaccino mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è basato sulla tecnologia a RNA messaggero (mRNA) che, invece di inoculare l’antigene verso il quale si vuole indurre una risposta immunitaria, inocula la sequenza genetica con le istruzioni per produrre l'antigene. L’antigene prodotto viene quindi espresso nelle cellule dell'individuo vaccinato. Il vaccino Comirnaty contiene l’RNA messaggero che codifica la proteina spike di SARS-CoV-2, una proteina presente sulla superficie esterna del virus, utilizzata per entrare nelle cellule e replicarsi.

Nel vaccino, le molecole di mRNA sono inserite all’interno di una microscopica struttura lipidica chiamata nanoparticella, che ha la funzione di proteggerle e che permette loro di entrare nelle cellule. Quando a una persona viene somministrato il vaccino, l'mRNA contenuto nelle nanoparticelle entra nelle cellule e viene usato dai ribosomi che leggono le istruzioni genetiche in esso contenute e avviano la sintesi delle proteine spike. Queste vengono quindi visualizzate sulla superficie della cellula e identificate dal sistema immunitario come estranee, stimolandolo a produrre anticorpi specifici e ad attivare le cellule T, preparando cosi il sistema immunitario a rispondere a qualsiasi futura esposizione al virus SARS-CoV-2, legandosi alle proteine spike e impedendo l’ingresso del virus nelle cellule.

L’mRNA non entra nel nucleo delle cellule e quindi non interagisce né modifica il nostro DNA. Inoltre, l’mRNA si degrada naturalmente dopo pochi giorni una volta svolta la sua funzione. BNT162b2 (Comirnaty) si conserva 6 mesi a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C. Una volta estratto dal congelatore, il vaccino chiuso può essere conservato prima dell’uso fino a 5 giorni a una temperatura compresa tra 2 e 8 °C, e fino a 2 ore a una temperatura non superiore a 30 °C. Va ricostituito con sodio cloruro al 0,9% prima dell’uso; una volta ricostituito va usato entro 6 ore a una temperatura compresa tra 2 e 30°C.

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