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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Va in pensione il dottor Locatelli, medico di base da oltre 40 anni ed ex sindaco

Dal 1980 è un punto di riferimento in Valle San Martino: "Il rapporto umano e il dedicare il giusto tempo ai pazienti sono valori aggiunti del mestiere"

Va in pensione il dottor Giovanni Locatelli, medico simbolo della Valle San Martino ed ex sindaco di Torre de' Busi. Dal 1980 Locatelli è stato ed è un punto di riferimento per migliaia di pazienti (oggi sono 1.500 i suoi "mutuati" in cerca ora di un nuovo medico di base) e dal 1° marzo appenderà il camice al chiodo. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare questi anni di impegno professionale sul territorio Calolziese, com'è cambiato negli anni il mestiere e i progetti per il futuro. Al suo impegno è legata anche la creazione del presidio di medicina di gruppo in corso Europa dove si trovano il suo ambulatorio e quelli di altri colleghi.

"Confermo, da mercoledì sarò un paziente come tutti gli altri - esordisce sorridendo Locatelli - Dopo la laurea nel 1978 ho iniziato a lavorare prima all'ospedale di Lecco, in nefrologia, poi come medico di medicina generale a Calolziocorte e a Torre De' Busi. All'inizio seguivo 200, 300 persone. Poi negli anni è stato un crescendo fino ad arrivare ai 1.500 di oggi, almeno due generazioni di cittadini della zona. Sono contento di aver scelto di fare questo lavoro".

"Troppa informatica? No, quella aiuta. Il problema è la burocrazia. E servirebbero forze in più"

Cosa le piace del suo lavoro e com'è cambiato negli anni? "Sicuramente fa piacere sentirsi utili, così come il rapporto umano e di fiducia che si instaura con i pazienti, sentire i loro grazie. Tutto questo, il cercare di fare del bene agli altri, rappresenta un valore aggiunto per chi come me ha scelto di fare il dottore. Poi non è certo semplice. Molto è cambiato rispetto agli anni Ottanta, soprattutto negli ultimi anni. Agli inizi si andava più a braccio, non nella professione medica in sè, ma nei dati, nelle documentazioni. Oggi è tutto più dettagliato".

Quali sono le problematiche maggiori? "Credo numeri e tempi. Dovrebbero esserci più medici di base sui territori. Per lavorare bene è necessario confrontarsi i pazienti, conoscerli, poterli visitare bene e per farlo occorre il giusto tempo. Qualcuno punta il dito contro l'informatizzazione del servizio. Su questo però non la penso così. I tempi cambiano, è giusto utilizzare i computer. Avere i dati online velocizza, anche per conoscere in modo approfondito tutta la storia medica del paziente. Semmai possono rivelarsi problematici alcuni eccessi della burocrazia".

Il momento più difficile? "Senza dubbio quello del covid"

Lei è stato anche sindaco a Torre de' Busi... "Sì, dal 1985 al 2004, più 5 anni di opposizione - continua Giovanni Locatelli - Coniugare l'impegno medico con l'attività amministrativa e il tempo da dedicare alla famiglia non è stato semplice. Ma anche in questo caso i ricordi che porterò con me sono senza dubbio positivi". Il momento più difficile? "Senza dubbio quello del covid, nei primi mesi la situazione qui in Valle San Martino era davvero delicata, con polmoniti gravi e molti casi da affrontare. Dove possibile ho cercato di visitare di persona i pazienti, e insieme ai colleghi e ai Comuni abbiamo dato vita al centro vaccinale per cercare di dare il massimo contributo utile nell'emergenza".

"Mentre studiavo facevo anche il barista a Calolzio"

Prossimi impegni da neo pensionato? "Mi dedicherò ovviamente alla famiglia, e a qualche hobby. Non credo tornerò a occuparmi di politica o di vita amministrativa, anche se mai dire mai. Più facile invece che continui con qualche impegno sempre in ambito medico, in associazioni piuttosto che in cooperative. Vedremo... Intanto colgo l'occasione per salutare tutti e ringraziare chi ha percorso con me e mi ha sostenuto in questo cammino professionale". E un grazie speciale il dottor Locatelli lo riserva innanzitutto alla moglie Loredana, alle figlie Francesca e Laura, oltre che ai suoi colleghi medici e alla segretaria Patrizia Pigazzini che ha collaborato a lungo con lui. Infine una curiosità, che abbiamo scoperto uscendo dal bar dove abbiamo intervistato il dottore. "Sì, proprio qui al bar del Mel, in centro Calolzio, avevo lavorato per un periodo mentre studiavo all'Università. Anche quella è stata una bella esperienza che porterò sempre nei miei ricordi".

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