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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Un milione per studiare le staminali: borsa di studio per l'oggionese Veronica Krenn

La ricercatrice 36enne svilupperà il suo progetto all'università degli Studi di Milano-Bicocca

200mila euro l'anno per cinque anni per studiare le cellule staminali. Li riceverà Veronica Krenn, 36enne di Oggiono per sviluppare un progetto in cui utilizzerà, tra le altre cose, staminali pluripotenti indotte per costituire organoidi cerebrali tridimensionali; lo studio intende comprendere il ruolo delle diverse componenti del sistema immunitario nell'insorgere delle malattie del neurosviluppo. La giovane proviene dall'Institute for Molecular Biotechnology di Vienna e svilupperà il suo progetto all'università degli Studi di Milano-Bicocca.

Cinque milioni per la ricerca

I cinque ricercatori scelti hanno da 32 a 42 anni, e si occupano di Covid, tumori cerebrali, ma anche di microbiota intestinale, intelligenza dei primati, malattie neurologiche e disfunzioni del sistema immunitario. Per portare avanti questi loro progetti di ricerca riceveranno una nuova iniezione di risorse. Sono i 5 giovani cervelli che con le loro proposte scientifiche sono stati selezionati come vincitori della prima edizione dell'Early Career Fellowship Programme, bando lanciato dallo Human Technopole con il patrocinio del ministero dell'Università e della Ricerca. Sul tavolo 5 milioni di euro in 5 anni.

Tre donne, due uomini, tutti italiani provenienti da istituti di ricerca esteri (Usa, Austria, Germania e Svizzera): questo l'identikit degli scienziati che saranno finanziati con borse di studio del valore di 200mila euro annui dall'Istituto attivo nell'area che ospitò l'Expo di Milano nel 2015. Lo spirito con cui nasce il bando è quello di sostenere lo sviluppo di giovani scienziati indipendenti, di talento e all'inizio della propria carriera, che hanno ottenuto risultati e riconoscimenti significativi e desiderano svolgere la loro attività di ricerca in un'istituzione italiana (condizione vincolante) diversa da quella di origine.

Allo stesso tempo, l'Early Career Fellowship Programme promuoverà rapporti di collaborazione tra lo Human Technopole e la comunità scientifica italiana, spiegano dal centro. Le ricerche selezionate dunque non saranno sviluppate nei laboratori del Tecnopolo, ma saranno effettuate in altri istituti o università italiane. Farmaci più efficaci contro Covid-19, nuove terapie contro i tumori cerebrali, ma anche la comprensione del perché il cervello dei primati abbia capacità tanto più raffinate rispetto a quello degli altri animali, la conoscenza del ruolo dell'alterazione del sistema immunitario nell'insorgere di gravi patologie neurologiche e lo studio della capacità del microbiota intestinale di proteggere l'organismo umano dall'infezione di microrganismi dannosi: sono questi gli obiettivi ambiziosi che si pongono i progetti vincitori del bando.

Gli altri giovani

La più giovane degli scienziati che si sono aggiudicati la prima edizione del bando è Carmen Falcone: 32 anni, di Nocera Inferiore (Salerno), proviene dalla University of California, Davis, e svilupperà il suo progetto alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste. Carmen indagherà le caratteristiche che rendono il cervello dei primati capace di funzioni avanzate, con particolare attenzione al ruolo di un tipo di cellule cerebrali, gli astrociti interlaminari, nella creazione della connettività neurale della corteccia cerebrale.

Mirko Cortese, 36 anni di Napoli, dall'Università di Heidelberg in Germania approda al Telethon Institute of Genetics and Medicine (Tigem) di Pozzuoli, Napoli. Integrando virologia, biologia molecolare, biologia cellulare e imaging, intende approfondire i meccanismi attraverso cui l'infezione da Sars-CoV-2 provoca la malattia. Le nuove conoscenze che saranno acquisite da un lato potranno essere utili per sviluppare nuovi farmaci per contrastare Covid, ma dall'altro sveleranno anche nuove proprietà di processi cellulari coinvolti in altre malattie, incluse malattie multifattoriali e malattie genetiche.

Gabriele Micali, 33 anni di Milano, proviene dall'Eth di Zurigo (Istituto federale di tecnologia) e dall'Eawag (Istituto federale di scienze e tecnologie acquatiche), e svilupperà il suo studio all'Humanitas di Milano. Missione: approfondire la conoscenza del microbiota umano, le popolazioni di batteri che vivono in maniera simbiotica all'interno dell'organismo, per identificare i meccanismi con cui proteggono l'essere umano dalla colonizzazione di microrganismi dannosi. L'obiettivo sul lungo periodo è chiarire il collegamento tra la composizione e le funzioni svolte dai batteri del microbioma intestinale.

Dafne Campigli Di Giammartino, 42 anni di Firenze, in arrivo dalla Weill Cornell Medical School di New York, all'Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova svilupperà la sua ricerca studiando nelle staminali pluripotenti e nelle staminali tumorali la struttura 3D della cromatina, sostanza che forma il nucleo delle cellule e contiene le informazioni genetiche. Queste nuove conoscenze potranno trovare applicazione nello sviluppo di nuove terapie contro i tumori, con particolare riferimento a quelli cerebrali.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo bando - commenta il direttore di Human Technopole, Iain Mattaj - I ricercatori che hanno partecipato e i progetti da loro presentati sono tutti di altissimo livello. I candidati provenivano da ogni parte del mondo. Nel complesso, oltre il 60% delle candidature presentate erano di ricercatori che lavorano attualmente presso istituti di ricerca esteri. A partire dal prossimo anno questi giovani scienziati inizieranno a lavorare in importanti istituti italiani: in questo l'iniziativa rispecchia pienamente la vocazione di Human Technopole di centro di ricerca aperto e collaborativo impegnato a formare la prossima generazione di scienziati”.

I progetti presentati sono stati sottoposti a una preselezione basata sulla loro competitività e sulla coerenza con i settori di ricerca attualmente attivi in Human Technopole. Ne sono passati 23 alla fase successiva (9 progetti riferiti all'area della genomica, 7 alla neurogenomica, 5 alla biologia strutturale e due alla biologia computazionale). La valutazione finale è stata effettuata da commissioni composte da ricercatori di profilo internazionale in prevalenza esterni a Human Technopole, tra cui anche un esperto nominato dal ministero dell'Università e Ricerca. Il lancio della seconda edizione dell'Early Career Fellowship Programme è previsto per l'autunno 2021.

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