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"Villa Monastero, rivedere la scelta di vendere la Casa di Fiumelatte"

Rusconi chiede alla Provincia valutazioni più approfondite: "Evitiamo un pericoloso spezzatino della proprietà pubblica del bene più blasonato sulla sponda orientale del Lago"

Un question time presentato sull’alienazione di una parte del complesso di Villa Monastero, con richiesta di documentazione e chiarimenti. Lo ha presentato ieri in Consiglio Provinciale il consigliere Antonio Rusconi (sindaco di Valmadrera) chiedendo alla maggioranza di rivedere la scelta di vendere la “Casa di Fiumelatte in Varenna”, legata al complesso di Villa Monastero. Nel suo appello Rusconi si è rivolto alla presidente Alessandra Hofmann ricordando il successo turistico della splendida dimora a lago.

"È di questi giorni il report 2022 dei risultati, ancora una volta positivi ed in forte crescita, dei turisti e dei visitatori del nostro compendio di Villa Monastero - ha esordito Antonio Rusconi - Un plauso va alla dottoressa Ranzi e a tutti i collaboratori della Provincia che hanno contribuito a questo risultato, così come alla struttura tecnica dell’ente che si appresta peraltro a realizzare importanti lavori di riqualificazione della Villa e del Giardino botanico".

Oltre 200.000 visitatori: è record storico per Villa Monastero

Da qui la richiesta del Consigliere provinciale: "L’evidenza di questi due fatti positivi mi fa sorgere ancora più di una perplessità, che non escludo possa trasformarsi in dissenso, all’operazione di cessione di una parte, pur 'residuale' del bene. Mi riferisco all’avviso pubblico in scadenza il prossimo febbraio per la vendita del 'Casa di Fiumelatte in Varenna'.  È pur vero che questo Consiglio, in una delle sue prime sedute, aveva approvato un anno fa l’indirizzo di valorizzare il bene (quando abbiamo approvato il bilancio ed i suoi allegati): ma mi chiedo se la cessione della proprietà da parte della Provincia sia il modo migliore di raggiungere questo risultato, depauperando definitivamente il compendio di una porzione, certo non così blasonata, ma ricca di potenzialità".

La proposta di ricavare degli spazi di soggiorno

"Mi riferisco alla possibilità, ad esempio, di ricavare in questo come negli edifici adiacenti spazi di soggiorno, in una realtà come quella di Varenna, perla sì del lago ma come noto in sofferenza di recettività. Magari formule più dinamiche di rapporto con il privato, previste dalle normative, potrebbero aiutarci a raggiungere il risultato senza fare un pericoloso spezzatino della proprietà pubblica del compendio più blasonato sulla sponda orientale del Lago".

"Chiedo anche - aggiunge Antonio Rusconi - di conoscere se nell’atto di acquisto del bene dal CNR, in una operazione strategica per il territorio effettuata tra il 2008 ed il 2009 e di cui va dato merito della lungimiranza degli allora amministratori, non ci sia qualche vincolo ulteriore in proposito, oltre a quello storico-artistico. Tutto ciò premesso chiedo di avere copia del contratto di acquisto del compendio e che venga dedicato al tema una riunione della conferenza capigruppo sia per acquisire ulteriori elementi informativi che per una valutazione conseguente".

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