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Violenza sulle donne: già 14 denunce nel 2021. Ecco un protocollo per fare rete e fermare i maltrattamenti

Ventidue realtà del nostro territorio hanno sottoscritto un documento che aiuterà a contrastare il sempre presente problema della violenza sulle donne, che con la pandemia è stato nascosto maggiormente dalle mura domestiche

Ventidue realtà del Lecchese uniscono le forze per contrastare la violenza sulle donne. La sala consiliare del Comune di Lecco ha ospitato la presentazioone del Protocollo STAR (Sistema Territoriale Antiviolenza in Rete), che si pone l'obiettivo di dare un fattivo sostegno alle donne vittime di maltrattamento e violenza, che la pandemia non ha cancellato ma nascosto tra le mura domestiche.

Alla conferenza di presentazione sono intervenuti gli assessori del Comune di Lecco alle Pari opportunità Renata Zuffi e alla Coesione sociale Simona Piazza, il Prefetto di Lecco Castrese de Rosa, Maria Vitali, presidente dell’associazione Telefono Donna Lecco onlus e Amalia Bonfanti, legale rappresentante dell’Altra Metà del Cielo - Telefono Donna di Merate. Collegati i numerosi firmatari del protocollo, nato nel 2008 per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere mediante lo sviluppo e il consolidamento di una rete integrata e formalizzata di servizi offerti, anche attraverso la condivisione di procedure operative in grado di rendere più efficaci le misure adottate e i percorsi di uscita.

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Il Protocollo STAR contro la violenza sulle donne

Leggi il Protocollo STAR

Sportelli di ascolto, orientamento e sostegno, servizi di pronto intervento e seconda accoglienza, informazioni sulla violenza di genere e sui servizi previsti, prevenzione ed educazione alla diversità, raccolta monitoraggio e analisi dei dati, progettazione e messa in rete delle informazioni e delle risorse attraverso la governance di un tavolo interistituzionale periodicamente convocato dal Comune di Lecco e che comprenda tutti i soggetti firmatari del protocollo, questi alcuni degli obiettivi del nuovo accordo sottoscritto da Comune di Lecco, Prefettura di Lecco, Provincia di Lecco, Distretto di Lecco, Procura della Repubblica di Lecco, Tribunale di Lecco, Ambito Distrettuale di Bellano, Ambito Distrettuale di Lecco, Ambito Distrettuale di Merate, ASST di Lecco, Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza, Ufficio Scolastico per la Lombardia Ambito Territoriale di Lecco, Associazione Telefono Donna Lecco, Associazione L’Altra Metà del Cielo – Telefono Donna Merate, L’Arcobaleno Società Cooperativa Sociale Onlus, Ordine degli Avvocati della Provincia di Lecco, C.P.O. Ordine Avvocati della provincia di Lecco, Consigliera di Parità, Fondo Carla Zanetti, Soroptimist International Club di Lecco, Soroptimist International Club di Merate, Cooperativa Omnia Language.

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20217 vitali zuffi piazza de rosa-2

«Facciamo rete contro la violenza». Già trenta denunce nel 2021

«Il protocollo vede coinvolti 22 firmatari, tanti attori che nel corso del tempo si sono interfacciati tra di loro - ha introdotto Renata Zuffi -. Pensiamo anche al mondo della scuola e dei ragazzi, perchè saranno gli adulti di domani: costruiamo processi di buone pratiche, ripensando linguaggi. Il cerchio delle donne che subiscono violenza si allarga anche ai figli. Simbolicamente useremo delle opere d’arte della nostra collezione per ricordarci che questo protocollo vuole parlare dei problemi di violenza che ci sono nel nostro territorio. Problemi che sono da risolvere oggi». Al termine dell'intervento è stato proiettato un video realizzato in occasione della sottoscrizione del protocollo, in cui viene raccontata la vicenda-simbolo di una donna costretta a subire violenza in casa.

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20216 renata zuffi-2

«Queste testimonianze fanno pensare, la pandemia non ha favorito il contrasto al fenomeno - ha commentato il Prefetto De Rosa -. Nel secondo semestre del 2020 si è assistito ad un aumento dei reati contro la persona e, con più intensità, contro le fasce deboli. Infatti, alla fine dello scorso anno i casi di maltrattamenti in famiglia trattati dalla Questura di Lecco sono giunti a 30, contro i 25 del 2019 e le denunce sono praticamente raddoppiate (17 nel 2020 contro le 8 del 2019). I primi mesi del 2021 non restituiscono dati confortanti, anzi, per certi versi, il fenomeno è in netto peggioramento. Solo nei primi 4 mesi dell’anno in corso, i reati trattati dalla Questura di Lecco sono in tutto 14 (10 maltrattamenti, 3 violenze sessuali e un caso di revenge porn). Il fenomeno è complesso, ma affrontandolo con sinergia istituzionale è possibile contrastarlo».

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20214 castrese de rosa-2

«La recente normativa che ha introdotto il Codice Rosso - ha aggiunto De Rosa -, anche se ha sicuramente contribuito ad implementare l’attenzione sul fenomeno in argomento, non è, tuttavia, riuscita a contenerlo; in quest’ottica, in chiave preventiva, uno strumento interforze da ultimo utilizzato è il c.d. applicativo Scudo che mira a raccogliere tutta una serie di dati ed informazioni relativi agli interventi effettuati dalle Forze di Polizia in contesti familiari e domestici, anche in assenza di fattispecie penalmente rilevanti. Ciò consente, da un lato, di verificare quanti interventi sono stati effettuati sul medesimo nucleo familiare e, dall’atro, agli uffici investigativi di venire a conoscenza e di attenzionare contesti familiari particolarmente fragili cercando di anticipare fenomeni di molestie e violenze. Purtroppo il fenomeno della violenza di genere è così socialmente esteso che i mezzi preventivi e repressivi a disposizione delle Forze dell’Ordine non bastano ad arginarlo nel suo complesso essendo necessaria una sinergia istituzionale tra tutti i partners sociali interessati. Sotto questo profilo il Protocollo STAR è senza dubbio un progetto encomiabile di grande utilità, essendosi posto il non facile obiettivo di coordinare i tanti Enti coinvolti, riuscendo a dare precise procedure operative condivise, in grado di rendere più efficaci le misure di contrasto alla violenza e, non meno importante, la realizzazione di percorsi di emancipazione delle donne da situazioni di violenza».

«Non bastano le Forze dell'Ordine»

«Il video che abbiamo parla già da solo, personalmente è difficile intervenire dopo certe immagini e parole - ha spiegato Simona Piazza -. Il tema della violenza di genere fa parte della nostra contemporaneità, del quotidiano, nonostante i tanti interventi delle Forze dell’Ordine e a livello normativo per mettere in atto azioni concrete di supporto alle vittime. Gli agenti sono capaci e pronti a intervenire per evitare fatti drammatici, ma serve un’azione culturale da svolgere su donne, uomini e gruppi famigliari interi, perché la donna non è vista in modo paritario rispetto all’uomo. Ci auguriamo che il futuro sia diverso rispetto al presente».

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20213 simona piazza-2

«Il periodo di lockdown ha contribuito a peggiorare la situazione, si spera che la fine della pandemia permetta al mercato del lavoro di riprendere e che questo parli al femminile - ha aggiunto Maria Vitali -. Andrebbe rafforzata la possibilità di usufruire delle borse lavoro per fornire un’aspettativa, anche perchè questo permetterebbe ai bambini di crescere in contesti non così disastrosi. I soggetti maltrattanti devono passare da dei percorsi di recuperi, la patologia non fornisce una giustificazione alla violenza ma bisogna dal loro una possibilità di guarigione. Abbiamo dialogato da remoto con alcune classi delle scuole medie, già lì e negli Istituti superiori si vivono situazioni di violenza contro le ragazze».

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20212 maria vitali-2

«Vi racconto un'altra storia di violenza»

«Il video che abbiamo visto racconta una storia, ma io vorrei usarne un’altra per dimostrare l’efficacia della nostra rete - ha concluso Amalia Bonfanti -. Maria (nome di fantasia, ndr) con i suoi tre bambini riesce a fuggire da casa con tre bambini e si rifugia presso la Polizia, dove trova tre agenti ben informati che sanno cosa devono fare in questi casi: accolgono la denuncia, chiamano il centro antiviolenza e i servizi sociali, dopodiché accompagnano i quattro al pronto soccorso. Qui vengono ricevuti, tamponati e portati in una struttura in attesa del risultato; nel frattempo il centro antiviolenza continua a dialogare con i servizi sociali di riferimento e si accordano per il trasferimento in una casa protetta, dove le operatrici accolgono il nucleo famigliare e danno loro tutto ciò che serve per ripristinare un minimo di serenità. Si attiva, quindi, il servizio di consulenza legale e psicologica.  La donna viene avviata verso un percorso di autonomia, proponendole corsi (Oss, Asa, parrucchiere…) da effettuare. Come mettiamo in piedi questo sistema da semplici volontarie? Grazie a una rete di associazioni».

Protocollo Star presentazione 20 maggio 20211 Amalia Bonfanti-2

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