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Studenti del Polo di Lecco rendono "Viva" Villa Ceriani di Erba

Decretato il miglior progetto di restauro per la storica villa di Erba: a firmarlo un gruppo di ragazzidel quarto anno di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico lecchese

Si intitola "Viva" il miglior progetto di restauro e conservazione di Villa Ceriani a Erba realizzato da un gruppo di studenti del quarto anno di Ingegneria Edile-Architettura del Polo di Lecco, nell'ambito del corso di Restauro Architettonico. La villa, oggi sede del Museo Civico, è stata scelta come caso studio per il semestre appena concluso e gli aspiranti ingegneri, suddivisi in gruppi di lavoro, hanno elaborato 9 progetti che sono stati presentati a una giuria composta da rappresentanti dell’amministrazione comunale erbese e del museo.

Connubio storia-natura

Tra i 9 elaborati, tutti apprezzati per la qualità e il livello di approfondimento del tema, "Viva" ha conquistato la giuria. Il progetto viene concepito e sviluppato intorno al dualismo storia-natura. Da un lato, la tradizione architettonica erbese fatta di ville ed edifici storici accomunati da diversi tratti stilistici, dall'altro la splendida Valle Bova caratterizzata da un'ampia biodiversità e da interessanti scorci panoramici. Villa Ceriani rappresenta l'anello di congiunzione fra il patrimonio paesaggistico e architettonico ed è proprio attraverso le VIlle e la Valle che il progetto si propone di rivitalizzare il sito e il territorio.

Percorso espositivo di scienze naturali

Nel ripensare gli spazi dell'edificio e del parco annesso gli studenti, in aggiunta al museo archeologico esistente, hanno proposto un percorso espositivo di scienze naturali che potesse valorizzare le caratteristiche del territorio. Nel giardino vengono ripristinati i sentieri originali, rigenerata la vegetazione locale e vengono inserite strutture leggere per dare continuità e ampliare l'esperienza museale del visitatore. Una di queste strutture funge da padiglione informativo da cui partono i percorsi di trekking che si sviluppano nella valle. All'interno delle aree espositive si propone liutilizzo di strumenti e contenuti multimediali interattivi, per uniavventura più partecipativa e coinvolgente. Completano liintervento un laboratorio di scavo archeologico, un laboratorio sensoriale, uno shop e un laboratorio didattico. Viva vuole inoltre essere un progetto all'insegna dell'inclusività e del rispetto di ogni tipologia di utenza e, per questo motivo, gli autori hanno previsto una serie di interventi minori di demolizione e costruzione per garantire l'accessibilità a tutti gli spazi del sito.

Studenti, docenti e giuria

Gli studenti del progetto "Viva": Alessia Candido, Elena Carrara, Luca Consonni, Loredana Halili, Yasmine Kraiem, Massimo Locatelli, Mattia N. Mapelli, Claudia Oggioni, Raffaella S.B. Pasquinucci, Niccolò R. Sacerdote.

I docenti del corso: prof.ssa Elisabetta Rosina, titolare del corso di Restauro Architettonico; prof.ssa Tiziana Bardi, prof.ssa Alessia Silvetti, titolari del Laboratorio di Restauro Architettonico; arch. Luisa Carolina Valsecchi, ing. Chiara Bonaiti, ing. Gaia Ravetto, assistenti alla didattica.

I membri esperti della giuria:
    •  arch. Francesco Vanetti, assessore alla cultura e lavori pubblici
    •  dott. Ettore Frigerio, agronomo
    •  prof.ssa Alberta Chiesa
    •  dott.ssa Clelia Orsenigo, conservatrice del Museo Civico 
    •  arch. Maria Mimmo, responsabile di zona della Soprintendenza

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