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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Quanti passi al giorno fare per ridurre il rischio di reflusso gastroesofageo

Un nuova ricerca ha dimostrato che percorre un certo numero di passi al giorno può ridurre il rischio di diverse malattie come il reflusso, ma anche l'obesità, il diabete, l'ipertensione, l'apnea notturna e la depressione

Tutti sappiamo che un’attività fisica regolare, più o meno intensa, può apportare numerosi benefici alla salute fisica e mentale. A dimostrarlo molti studi che suggeriscono come questa sia capace di aumentare l’aspettativa di vita riducendo il rischio di malattie, tra cui patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e diversi tumori. Proprio per questo motivo, gli esperti raccomandano 10.000 passi al giorno, un obiettivo che oggi si può monitorare facilmente grazie ai fitness tracker o dispositivi indossabili sempre più diffusi. Tuttavia, sebbene questo obiettivo sia ampiamente promosso come ottimale per la salute generale, non è basato su prove scientifiche, ma deriva da una campagna di marketing della Yamasa Clock and Instrument Company giapponese nata per lanciare un contapassi chiamato “Manpo-kei" (che si traduce in "10.000 passi") creato in occasione delle Olimpiadi di Tokyo del 1964.  Ad oggi non esistono linee guida di salute pubblica riconosciute dall’OMS che raccomandino un numero specifico di passaggi al giorno per migliorare la salute, perché non esistono studi basati sul monitoraggio quotidiano dei passi nella vita reale. Le ricerche precedenti hanno, infatti, monitorato l'attività fisica per brevi periodi di tempo utilizzando dispositivi da laboratorio e osservando i risultati sulla salute anni o addirittura decenni dopo.

Ma ora un team di ricerca della Vanderbilt University Medical Center (Nashville, USA) ha condotto il primo studio in assoluto che indaga l’associazione tra attività fisica e insorgenza di malattie croniche, basata su dispositivi di tracciamento delle attività quotidiane comunemente utilizzati nella vita reale. I risultati hanno dimostrato che fare più passi al giorno può davvero ridurre il rischio di sviluppare determinati tipi di malattie, come obesità, diabete, ipertensione, reflusso gastroesofageo, depressione e apnea notturna. La ricerca è stata pubblicata su Nature Medicine.

Lo studio

La nuova ricerca è stata in grado di analizzare anni di dati relativi alle attività quotidiane di 6.042 partecipanti (il 73% di sesso femminile) con un'età media di 57 anni e leggermente in sovrappeso, raccolti dai dispositivi indossati dai partecipanti e collegati a cartelle cliniche elettroniche (EHR). I partecipanti sono stati monitorati attraverso il Fitbit, tracker sportivo che hanno indossato per circa 10 ore al giorno, per un periodo di 4 anni, durante il quale hanno percorso tra i 6.000 e i 10.000 passi al giorno. Il conteggio e l'intensità dei passi giornalieri (definiti come passi al minuto) sono stati quindi confrontati con l'incidenza della malattia all'interno del gruppo e confrontati con i tassi di malattia nella popolazione generale. “Questi dati - hanno dichiarato i ricercatori - forniscono nuove prove empiriche dei livelli di attività associati al rischio di malattie croniche e suggeriscono che l'integrazione dei dati commerciali dei dispositivi indossabili nell'EHR può essere preziosa per supportare l'assistenza clinica”.

8000-9000 passi al giorno riducono il rischio di molte malattie croniche

I risultati hanno mostrato che all'aumentare dei passi, si riduceva il rischio di molte malattie croniche. In particolare, circa 8.000-9.000 passi sembrano ridurre il rischio di molte condizioni tra cui obesità, apnea notturna, malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) e disturbo depressivo. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone in sovrappeso che aumentavano i loro passi giornalieri da 6.000 a 11.000 avevano il 64% in meno di probabilità di diventare obese rispetto a quelle che mantenevano lo stesso numero di passi giornalieri. Sebbene queste statistiche non mostrino una relazione diretta di causa-effetto (ci sono anche molti altri fattori coinvolti), l'associazione è abbastanza forte da indicare che fare più passi ogni giorno aumendando l'intensità, può ridurre il rischio di malattia.

Andare oltre questo range non apporta vantaggi aggiuntivi per diabete e ipertensione

I ricercatori hanno anche osservato che andare oltre questo range (8.000-9.000 passi al giorno) potrebbe avere altri vantaggi, ma non riduce il rischio di ipertensione e di diabete. I ricercatori hanno infatti notato che una volta che gli individui avevano raggiunto circa 8.000-9.000 passi al giorno, i vantaggi relativi alla riduzione del rischio di queste ipertensione e diabete si stabilizzava. "Il fatto che siamo stati in grado di rilevare solide associazioni tra passi e malattia incidente in questo campione suggerisce che potrebbero esistere associazioni ancora più forti in una popolazione più sedentaria”.

“Sebbene sia necessaria la convalida in un campione più diversificato - hanno dichiarato i ricercatori -, questi risultati forniscono una base di prove reali per la guida clinica sui livelli di attività necessari per ridurre il rischio di malattia”.

Camminare o correre: qual è la velocità giusta per ridurre il rischio cardiovascolare

Quale deve essere la velocità del passo

Un'altra ricerca dell'Università di Sydney e dell'Università della Danimarca meridionale suggerisce quanto sia importante anche la velocità del passo: un passo più veloce può fornire ulteriori vantaggi, superiori ai benefici dei passi giornalieri totali. Lo studio ha, infatti, dimostrato che coloro che camminano regolarmente a un ritmo più veloce o con maggiore intensità, a volte durante il giorno, hanno un minor rischio di mortalità per tutte le cause, di demenza, di cancro e di malattie cardiovascolari, rispetto a coloro che camminano più lentamente.

I risultati di questi studi suggeriscono che le linee guida sull'attività fisica che dovrebbero includere anche la routine dei passi giornalieri da monitorare con dispositivi indossabili, al fine di prevenire le malattie croniche.

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