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Matteo Bonacina

Giornalista LeccoToday

Valmadrerese e Riviera Ovest

Anche Valmadrera si scopre più insicura, ma è una cartina tornasole

Tre atti di bullismo, ai confini con la rapina, in pochi giorni: dopo la città capoluogo, anche Valmadrera scopre di avere in pancia troppi malintenzionati

Tre gravissimi atti di bullismo in pochi giorni non possono che far scattare l'allarme, forte e chiaro. E affibbiarvi l'etichetta di rapina non è un esercizio sbagliato. Ora anche Valmadrera si scopre più insicura, incappando nel triste fenomeno che, purtroppo, sta attanagliando praticamente tutto il Lecchese, dall'Alto Lago alla profonda Brianza. Il 21 luglio un 12enne di Parè, la frazione più turistica che si affaccia direttamente sul lago, è stato derubato da un gruppo di adolescenti 15-16enni nel cuore del pomeriggio: era andato a prendere un gelato con due coetanee e i bulli, usando delle minacce, gli hanno sottratto il resto dato dall'addetto dell'esercizio commerciale. “Vattene o ti buttiamo nel lago”, è stata la frase rivolta al giovanissimo, che ha successivamente raccontato la storia ai genitori e da lì alla Polizia locale. Rintracciati nella stessa zona, i ragazzini hanno restituito la somma sottratta e sono stati sottoposti ai controlli degli agenti, ai quali si sono presentati con dei documenti falsi.

Il gravissimo episodio ne ha richiamati altri all'attenzione delle forze dell'ordine. Il 24 luglio un 14enne di Costa Masnaga è stato minacciato in pieno pomeriggio nella zona del parco di via Casnedi, nella frazione di Caserta: “Dammi il borsello o ti buco” è stata la frase rivolta da un giovane, di circa 17 anni, di origine straniera al ragazzo. La paura ha spinto l'adolescente a consegnare quanto richiesto, contenente in particolar modo il telefono cellulare, dopodiché l'aggressore si è dileguato in monopattino. Dopo essere tornato in Brianza, il 14enne ha raccontato tutto ed è stata sporta denuncia ai carabinieri.

Martedì 26 luglio il terzo caso. Un altro 12enne di Valmadrera è stato, di fatto, derubato nella zona del Santuario della Madonna di San Martino mentre stava giocando con due amici vicino a casa. Sono stati due ragazzi poco più grandi ad aggredire verbalmente i giovanissimi, che non avevano con loro nè soldi nè cellulari. Alla fine i due se ne sono andati portandosi via un pallone e un cappellino.

Microcriminalità che preoccupa

La guardiamo dalla nostra prospettiva e ampliamo il raggio rispetto alla sola Valmadrera, che in questo caso funge da cartina tornasole: di notizie legate alla microcriminalità ormai ne sono pieni i giornali così come n'è piena l'aria. Troppo piena, evidentemente. Non passa settimana senza che si registrino vandalismi, furti, rapine, atti di bullismo, risse all'arma bianca e chi più ne ha più ne metta. I due anni di pandemia legata al Covid-19 hanno inevitabilmente creato una prontissima ferita nella società civile e le oltre 100mila domande per il bonus psicologo presentate dal 25 al 27 luglio in avanti sono lì a testimoniarlo; in Lombardia sono state poco meno di 19mila, per capirci.

La ferita sta traducendosi da tempo in aggressività ben oltre i livelli di guardia, atti violenza verso il prossimo e un coinvolgimento di tutte le fasce della popolazione. I cretini - di tutte le età - sono sempre stati al mondo, intendiamoci, ma siamo usciti un po' di tempo fa dai confini della "sacca" dentro la quale erano contenuti i piccoli delinquenti e agitatori. Impossibile perseguire tutti gli avvenimenti, sempre che si riesca a venirne a conoscenza: troppo poche le forze dell'ordine, tanta anche la sfrontatezza palesata nei confronti delle "divise".

I soccorritori non se la passano meglio: pochi giorni fa è stato stanziato, da Regione Lombardia, un milione e cinquecentomila euro per l’acquisto e l’installazione di telecamere sulle ambulanze e bodycam agli operatori in servizio. L'obiettivo è quello d'incrementare il livello di sicurezza dei mezzi e del personale: le aggressioni sono state 33 nel 2020, 45 nel 2021 e nel 28 primo semestre del 2022.

La risposta delle istituzioni

Allarmata dagli avvenimenti e dalla stretta sequenza temporale in cui sono avvenuti, la Conferenza dei sindaci del Lecchese - Valmadrera, Civate, Pescate, Malgrate, Oliveto Lario e Galbiate - si è radunata a inizio settimana per stimolare la Prefettura verso una maggiore attenzione, ottenendo in cambio la promessa di una maggiore intensità nei controlli nella zona dove sono avvenuti gli atti di bullismo. Inoltre, è stato convocato un tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza al quale prenderanno parte i primi cittadini dei comuni coinvolti.

“Nessun episodio di questo genere può essere sottovalutato - ha tuonato il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi -. Io e i colleghi ci stiamo confrontando per un’iniziativa comune per chiedere più presenza di forze dell’ordine soprattutto negli spazi più frequentati d’estate. Faccio un appello ai genitori dei ragazzi oggetto di soprusi o altro: non si possono sapere le notizie dai social e fare denuncia dopo essere stati contattati due giorni dopo. Al parco di Caserta, come in altri posti, ci sono telecamere per cui è troppo importante denunciare subito. Se qualcuno non vuole farlo per paura di ritorsioni, a maggior ragione si rivolga immediatamente al sindaco, al Comando di carabinieri o vigili e si troverà la forma più opportuna per le denunce. Ai genitori di chi ha commesso il fatto, anche a loro mi rivolgo e penso, pur sapendo com'è difficile educare oggi, che ci devono essere punizioni adeguate perché comportamenti che sono reati non diventino un gioco. Già da anni facciamo interventi nelle scuole per educare alla legalità e ringrazio insegnanti e dirigenti: ci confronteremo in questi giorni per rafforzare ancora di più momenti educativi soprattutto nella secondaria di primo grado”.

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