Bonus affitti, arriva il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate
Con la circolare del 6 giugno, l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sul bonus affitti. Ecco a chi spetta e come utilizzarlo
In questi giorni l'Agenzia delle Entrate ha voluto fare chiarezza sul Bonus affitti, che permette alle aziende e ai professionisti di “convertire” parte del canone di locazione pagato nei mesi di marzo, aprile e maggio in credito d’imposta spendibile in fase di dichiarazione dei redditi o per compensare altri debiti fiscali.
Il Bonus affitti è un’agevolazione fiscale riconosciuta a chi svolge attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni fatti registrare nel corso del 2019. In caso di attività alberghiera o agrituristica, il bonus può essere richiesto indipendentemente dai ricavi fatti registrare nel corso dell’anno precedente. L’agevolazione può essere richiesta, inoltre, anche dai soggetti in regime forfetario, dagli imprenditori e dalle imprese agricole.
Come funziona il Bonus affitti
Per poter usufruire del bonus affitti, è necessario rispettare un requisito fondamentale: dimostrare che i ricavi della propria attività siano diminuiti del 50% nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, e che il canone di locazione sia stato effettivamente versato. La verifica dei ricavi va effettuata di mese in mese, non sulla somma dei ricavi nei tre mesi. È quindi possibile che l'agevolazione possa essere concessa per un mese e non per tutto il trimestre.
Si potrà in tal caso ottenere un credito d'imposta del 60% nel caso di canoni di locazione per immobili ad uso non abitativo; un credito d'imposta del 30% nel caso di contratto d'affitto d'azienda.
Il credito d'imposta viene riconosciuto su base mensile e potrà essere immediatamente utilizzato a compensazione tramite modello F24.