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Cronaca Olginate / Via per Consonno

Consonno: la storia della città fantasma più famosa

La piccola frazione di Olginate torna ciclicamente alla ribalta nazionale

Avrebbe dovuto essere la Las Vegas della Brianza, la Disneyland brianzola, la "città dei balocchi", dicevano: ora invece è per tutti la città fantasma, un agglomerato di edifici abbandonati, ormai punto fisso degli amanti dei rave party.

Fu l'industriale Mario Bagno a comprare, nel 1962, l'immobiliare Consonno, divenendo così proprietario di tutte le abitazioni del piccolo borgo, poi demolito per costruire quella che doveva essere la città dei divertimenti. Un grande centro commerciale, appartamenti estivi, un minareto, un castello e un hotel di lusso, il tutto nel cuore della Brianza. Persino la collina che si ergeva davanti al paese venne spianata per offrire una fantastica vista al Resegone.

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La novità però durò ben poco, un po' per le frane che si sono abbattute sulla strada che collegava Consonno ad Olginate, un po' perchè le novità, si sa, non durano molto e, forse, non si era ancora pronti ad un Paese dei Balocchi.

Consonno, la città fantasma ©Venegoni/LeccoToday

Oblìo e Mondiali di Nascondino

Caduta nell'oblio, Consonno ora ospita un solo abitante che risiede nella vecchia canonica.
Una speranza di risalita è apparsa con il Piano di Governo del Territorio approvato nell'aprile 2008 dal Consiglio comunale di Olginate che prevede un recupero del dissesto ambientale e una riqualificazione del territorio demolendo i vecchi edifici abbandonati. Operazioni non di facile attuazione, però, dal momento che la città è nelle mani degli eredi di Mario Bagno, soci dell'Immobiliare Consonno. 

Nel corso degli anni l'associazione "Amici di Consonno" ha provato a risollevare la frazione con alcune attività, che vanno dalla gestione del bar all'organizzazione di feste e attirano numerosi curiosi. Così come non ci si può dimenticare delle varie edizioni dei Campionati Mondiali di Nascondino che sono state organizzate fino al 2018.

Unica consolazione, al momento, è la riapertura della strada che collega a Olginate, chiusa dalla frana del 1976. Per il resto, Consonno rimane per tutti "La Città Fantasma". Sempre che non venga demolita.

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