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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Cesare Beccaria, 9

Violenza nel carcere di Lecco: aggrediti un ispettore e un agente della Polizia

Un detenuto ha aggredito i due ufficiali durante la giornata di sabato

Violenza in via Beccaria, sede del carcere di Lecco. Durante la giornata di sabato un ispettore e un agente della Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti all'interno della Casa Circondariale sita nel rione di Pescarenico. A darne notizia è il Segretario Territoriale della UILPA-Polizia Penitenziaria di Lecco Giuseppe Pisano che commenta così: "Verso le 11 un detenuto ha attirato l'attenzione iniziando a sbattere l'anta dell’armadietto. In questo momento l'ispettore si è avvicinato per farlo smettere e riportarlo alla calma, ma soprattutto anche per comprendere il motivo del gesto di protesta; improvvisamente il detenuto, di nazionalità italiana, ha colpito e aggredito l'ufficiale. Non sappiamo se l’ispettore sia stato colpito con un pugno o con altro oggetto, ma che solamente grazie all’ausilio immediato di un agente di polizia penitenziaria e di altri detenuti presenti al momento dell’aggressione si è riusciti a bloccare l’aggressore e a evitare che l’episodio avesse un fine molto peggiore. L'ispettore ha riportato 20 giorni di prognosi, l’altro collega 11 giorni. Piena solidarietà ai miei colleghi aggrediti e soprattutto un augurio di pronta guarigione”.

“Sistema da cambiare”

Sull’episodio è intervenuto anche il Segretario Nazionale UILPA-Polizia Penitenziaria Calogero Marullo: “Si parla continuamente di aggressioni che avvengono nei confronti del personale della Polizia Penitenziaria, sembra veramente un vero e proprio bollettino di guerra. Sentiamo parlare spesso degli istituti di Como, Cremona, Pavia; adesso sentiamo parlare anche di Lecco, che peraltro è un istituto penitenziario apparentemente tranquillo, di conseguenza in pochi avrebbero immaginato e pensato a eventuali aggressioni ai danni degli agenti. Questo episodio dimostra come l’attuale sistema penitenziario sia obsoleto e superato, possiamo veramente sostenere che non è più funzionante e che ormai si ha la necessità di un confronto con l’Amministrazione per discutere al più presto un nuovo modello custodiale. Soprattutto abbiamo la necessità di riportare i poliziotti a migliori condizioni di lavoro”.

“Offesa la dignità”

“Ho sempre sostenuto che la Polizia Penitenziaria non possa continuare a prendere schiaffi da detenuti, che siano affetti da patologie psichiatriche o meno - prosegue Marullo -. I miei colleghi non possono sempre rischiare la pelle a causa di un sistema penitenziario probabilmente non funzionante; se un detenuto si permette di toccare un uomo dello Stato, sta offendendo la dignità delle persone che svolgono il proprio servizio con serietà, onorabilità e professionalità. Speriamo che l’Amministrazione applichi ciò che prevede la circolare a firma del Capo Dap in casi come questi, utile anche al fine di dare un segnale di vicinanza ai colleghi di Lecco e far magari comprendere al detenuto autore dell’aggressione che forse non merita di essere ospitato in un istituto come quello, dove la vivibilità probabilmente è migliore rispetto a qualche istituto penitenziario”.

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