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Cronaca

Occupazione, l'analisi di Excelsior conferma di dati di crescita della Camera di Commercio

Bene in particolare, grazie al Job Act, le previsioni di assunzioni a tempo indeterminato

Excelsior, il sistema informativo per l’occupazione e la formazione che opera a livello nazionale, conferma i dati già pubblicati dalla Camera di Commercio riguardanti il miglioramento della congiuntura economica nella provincia di Lecco.

Sono in particolare promettenti le cifre delle previsioni di assunzione da parte delle imprese lecchesi, che vedono un incremento del 34,8% rispetto al 2014 a fronte del 29,3% lombardo e del 17,7% nazionale. Aumentano purtroppo anche i licenziamenti previsti di un 14,1%, superiori alle medie regionali (10,3%) e a quelle nazionali (2,6%), che denotano comunque un forte ricambio e la vitalità delle imprese in provincia.

Per quanto riguarda lo scarto tra entrate ed uscite previste, continua il trend negativo, seppur meno marcato rispetto a quello del 2014, che posiziona Lecco alla seconda posizione tra i più virtuosi in Lombardia dopo Milano e a pari merito con Sondrio. Anche a livello nazionale, le uniche performance migliori si vedono a Catania, Napoli, Matera, Lucca e Piacenza.

Le aziende prediligono le assunzioni non stagionali, previste superiori al 2014 del 47,2%, mentre calano quelle stagionali del 10%.
Sembra essere molto efficace il Job Act elaborato dal Governo, almeno nel breve periodo: le assunzioni totali a tempo indeterminato salgono del 158,5% e la loro quota percentuale sul complesso delle previsioni di assunzione si sposta dal 21,2% al 40,7%. Numeri del genere sono incredibili ma non inaspettati, considerati gli incentivi statali.

I lavori non stagionali più richiesti sono quelli nel campo delle professioni qualificate nei servizi, seguite dai conduttori di impianti e dalle professioni tecniche, mentre calano le offerte di lavoro per impiegati.

Sale la quota di lavoratori laureati necessari alle imprese del 4%, ma rimane comunque inferiore alle medie lombarde e italiane, mentre scende dell'8% la quota di diplomati in concomitanza alla maggiore domanda di lavoratori senza alcun titolo di studio.

Da un punto di vista dei settori lavorativi, sono più che raddoppiate le assunzioni nel campo del commercio, e i comparti turistico, industria e costruzioni vedono un incremento del 30%; più lenta la crescita dei servizi, che si attesta sul 9%. 

Si innalzano anche le assunzioni non stagionali di donne, passate da 300 a 350, e rappresentano una risorsa importante (12,2% delle entrate previste) seppur rimanendo a livelli inferiori rispetto alle medie regionali e nazionali. Aumentano tuttavia, e il risultato è molto importante, le assunzioni per le quali le imprese lecchesi non ritengono importante il genere: si parla del 73,7% in più.

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