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Cronaca

Rifiuti e sporcizia nelle strade, Musumeci (ApL): "Comune faccia la guerra agli incivili"

La portavoce della civica lancia l'appello a Palazzo Bovara, chiedendo un giro di vite contro chi sporca

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Si è parlato tanto, a ragione, nelle ultime settimane di teleriscaldamento, ma sta passando praticamente in secondo piano il fatto che Lecco stia diventando una discarica a cielo aperto e una toilette - francesismo imposto dalle buone maniere e da una buona dose di ironia - per cani dai padroni incivili. Cumuli di immondizia lasciati negli angoli più preziosi dei rioni storici, dove ormai, sempre più spesso si possono trovare pezzi di ricambio per televisori e lavatrici - i cittadini, se lo desiderassero potrebbero estrarli direttamente dagli elettrodomestici abbandonati in strada per giorni -. Sarà che è arrivata la 13a e alcuni cittadini, in cambio del frigorifero vecchio ne acquistano uno nuovo mollando quello usato per strada – forse una forma innovativa di riciclo di cui ci sfugge l'utilità, oltre che il valore estetico -, sarà che l'efficienza del servizio Silea – basta chiamarli e nel giro di 10 minuti, solitamente, liberano tutto – impigrisce il cittadino incivile che pensa si tratti di una commodity su richiesta, per cui non ha senso rispettare i giorni della raccolta, ma la nostra città rischia di diventare una vera e propria discarica; a ciò si aggiunge la maleducazione dei padroni dei cani che non puliscono gli escrementi per cui il parcours salute, che si potrebbe fare sul lungolago e sulla pista ciclabile, è oggi, di fatto, una corsa ad ostacoli nelle vie cittadine – anche nel salotto buono del centro storico -.

Non si capisce, visto che il problema più volte è stato sollevato anche nel periodo antecedente alla campagna elettorale, come mai tutto questo abbia ancora luogo. Perché va da sé che non si può – e non vogliamo – generalizzare, quindi esistono, ovviamente, moltissimi cittadini educati che rispettano la propria città, ma è altrettanto evidente che per quanto il Comune possa fare per sopperire al problema con pulizie e pronto intervento, c'è una fetta della popolazione a cui non interessa palesemente del decoro della nostra città. Allora, quando l'intelligenza, la buona educazione, la civiltà, il rispetto per il bene comune, mancano, risulta evidente che sia necessario intervenire nell'unico modo che il cittadino maleducato conosca: ovvero attingendo al suo portafoglio – con ripercussioni benefiche, peraltro, sulle casse del Comune -.

Appello per Lecco chiede che venga attuata dal Comune e dall'assessore di riferimento, una campagna informativa/educativa sulla popolazione sulle conseguenze a cui si va incontro nel caso di abbandono di rifiuti e sporcizia; che il Comune sfrutti, laddove siano già presenti – i circuiti di telecamere pubbliche e private per individuare i colpevoli dell'abbandono dell'immondizia in città o dei proprietari di cani che sporcano le vie pedonali. Se fosse necessario, sarebbe opportuno anche crearne di nuove sui palazzi di proprietà comunale. Non solo: Appello per Lecco chiede di multare in maniera esemplare, tramite ausiliari e vigili urbani – per dare seguito ed efficacia alla campagna educativa -, i colpevoli trovati in flagranza di reato. Infine, invita i cittadini che tengono al decoro della propria città a denunciare gli incivili che la insozzano.

Viviana Musumeci - portavoce Appello per Lecco

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