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Martedì, 16 Aprile 2024
Il caso

Bloccato l'accesso al sito di Areu: giornalisti tagliati fuori dal 118

Da venerdì bloccati gli accessi al sito del 118 senza preavviso né motivo

Sospeso il servizio, sospesi gli accessi. Da venerdì pomeriggio la sezione di Areu - azienda regionale emergenza urgenza - riservata ai giornalisti risulta irraggiungibile. Il portale "real time", che permette - permetteva - ai cronisti di consultare in tempo reale gli interventi di ambulanze, auto mediche ed elisoccorsi in tutta la città metropolitana di Milano, e nelle altre undici province lombarde, è stato di fatto reso inutilizzabile. Sul sito, quando riesce a "caricare", comprare la schermata "l'accesso al portale Real Time è attualmente sospeso". 

L'accesso, fino a oggi, era riservato ai cronisti accreditati - con nome, cognome, testata di riferimento e tesserino dell'ordine - e consentiva ai giornalisti di avere informazioni di base sugli interventi dei soccorritori: la strada dell'evento, le generalità dei coinvolti - senza nessuna violazione della privacy -, i codici di arrivo in ospedale - dal verde al rosso - e le forze di polizia intervenute. Nel sito erano riferiti chiaramente soltanto i fatti accaduti sulla pubblica via o in edifici pubblici, con un rispetto assoluto della riservatezza che escludeva dalla lista tutto ciò accaduto all'interno delle mura domestiche.

Tutte informazioni che comunque permettono - permettevano - ai cronisti di arrivare in tempo sui luoghi, così da poter raccogliere informazioni e raccontare. In una parola: lavorare, in un momento già reso complicato dalla "riforma Cartabia", che ha affidato poteri quasi totali ai procuratori, investiti del compito di decidere cosa è notizia e cosa no. 

La sospensione del portale dedicato ai giornalisti è avvenuta senza nessun preavviso e al momento non è stato possibile ottenere una spiegazione, se non un ufficioso "volontà dall'alto" o un altrettanto ufficioso "manutenzione del sito", senza però una data di ripristino. Tutti dettagli che, inevitabilmente, lasciano pensare che lo stop non sia un caso. E che non sarà momentaneo. 

L’Associazione Lombarda dei Giornalisti e il Gruppo Cronisti Lombardi -con il pieno sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia- ha subito raccolto e fatta propria la preoccupazione dei colleghi delle testate locali, regionali e nazionali che nelle ultime ore si sono visti oscurare il sito di Areu Lombardia, fonte primaria e ufficiale per chi fa cronaca sul territorio. 

"Oggi pomeriggio, improvvisamente, si è 'spento' il primo canale d’informazione dei cronisti lombardi: l’Areu. Il portale segnala problemi tecnici e lo stallo per 'manutenzione'. Un danno fondamentale per l’informazione locale e regionale perché da lì, ormai da 5 anni, viene veicolata la prima informazione su incidenti e emergenze", si legge in una nota dell'associazione lombardia dei giornalisti e del gruppo cronisti lombardi, che - con pieno sostegno dell'ordine regionale - hanno chiesto un incontro immediato con la regione, che gestisce il servizio. 

“Siamo preoccupati e speriamo i 'problemi tecnici' possano essere superati nel giro delle prossime ore. Ci auguriamo che i problemi tecnici non trovino motivazioni in altre situazioni. Per questo, per garantire l’informazione ai cittadini lombardi e il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, chiediamo un incontro urgente con i vertici Areu e Regione Lombardia per avere la rassicurazione sul ripristino immediato di questo canale”, hanno proseguito le due associazioni. Parlando di "un blackout che rischia di minare la libertà di informazione e restringere ulteriormente il campo di azione dei Giornalisti, già menomato pesantemente dalla Legge Cartabia".

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