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Martedì, 19 Marzo 2024
La vicenda

Baby Gang esce dal carcere: “Basta con droga e alcool”

Il giovane rapper italo-marocchino è stato arrestato a inizio ottobre dopo una sparatoria avvenuta a Milano: ora è in una comunità

Fuori dal carcere. È stato messo agli arresti domiciliari Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, il rapper italo-marocchino lecchese di 21 anni finito in cella lo scorso ottobre, assieme al collega e amico Simba La Rue, per la sparatoria avvenuta la notte tra il 2 e il 3 luglio in via di Tocqueville, durante la quale erano stati gambizzati due uomini. L'artista andrà ai domiciliari in una comunità terapeutica, come deciso giovedì dal Gup di Milano, Giulio Fanales, accogliendo l'istanza presentata dall'avvocato Niccolò Vecchioni. 

"Noi vi ammazziamo": Baby Gang, Simba e la loro crew tra musica e sangue

Proprio davanti al giudice il 28 marzo prossimo si aprirà il processo con rito abbreviato che vede imputati Baby Gang, Simba e altri esponenti della loro crew per la sparatoria e per la faida fra trapper - che aveva coinvolto anche Baby Touchè -, che aveva portato a pestaggi, violenze e accoltellati. 

Intanto il cantante va ai domiciliari perché, ha spiegato il legale, "ha intrapreso un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi, dimostrando di aver compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche di abuso di sostanze", in particolare cannabis e alcol, "che si sono poste in stretta correlazione coi reati in contestazione". È oggi presente "nel Mouhib - ha scritto ancora il difensore - la consapevolezza del proprio disturbo da sostanze psicotrope, oltre a una seria motivazione rispetto alla prospettiva di intraprendere un percorso di cura che lo porti a superare tali patologie e lo indirizzi verso la costruzione di un nuovo e più salubre percorso di vita".

Lo scorso 8 marzo, era passato dal carcere ai domiciliari anche Simba, sempre difeso dal legale Vecchioni.

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