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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ballabio

Ballabio, scontro sindacati-comune: «Agitazione infondata e strumentale»

Il sindaco Consonni: «Il prefetto confermi la congruità delle condizioni di lavoro»

Lo scorso giovane 3 maggio, a Ballabio, si è riunita l'assemblea generale dei sindacati, cui hanno preso parte dodici dei tredici dipendenti comunali. «I lavori hanno nuovamente rappresentato le difficoltà e i disagi che incontrano da mesi nello svolgimento delle loro attività a causa di una cronica carenza di personale ma soprattutto lamentano la mancanza di dialogo, incomprensioni e tensioni con gli amministratori – hanno spiegato in una nota stampa Enzo Cerri e Italo Bonacina, rappresentanti delle segreterie di Cisl Fp e Uil Fpl -. Alcuni di loro temono che il lavoro che si è accumulato e le incombenze quotidiane possono causare gravi ritardi rispetto alle scadenze normative alle quali debbono attenersi anche per la responsabilità loro assegnata. Sono giunti a questo punto dopo aver segnalato e richiesto per iscritto la necessità di un confronto con l’amministrazione per affrontare la situazione e tentare di individuare le migliori soluzioni. Le organizzazioni sindacali e la rsu si riservano di promuovere tutte le iniziative necessarie al ripristino delle corrette relazioni sindacali e alla riduzione dei problemi dei dipendenti del Comune di Ballabio e richiedono a Sua Eccellenza il Prefetto, ai sensi della normativa vigente, l’attivazione della procedura preventiva del raffreddamento dei conflitti».

Al comunicato delle sigle sindacali ha risposto con forza il sindaco valsassinese Alessandra Consonni: «Al Comune di Ballabio si sta verificando un attacco inaccettabile da parte di Cisl e Uil - ha spiegato il primo cittadino -. In una comunicazione i responsabili di questi sindacati, E. Cerri e I. Bonacina, proclamano un preteso stato di agitazione che l'amministrazione comunale respinge in quanto pretestuoso e carente di qualsiasi motivazione. Prive di fondamento o strumentali le affermazioni dei due sindacalisti che sostengono che nel Municipio di Ballabio si assisterebbe a una cronica carenza di personale e soprattutto mancanza di dialogo, incomprensioni e tensioni con gli amministratori.»

Prosegue Consonni: «Ai signori Cerri e Bonacina chiedo pertanto:

1) come mai, se la carenza di personale è cronica, si "agitano" solo ora, mentre non hanno fatto lo stesso quando il Comune era amministrato da una giunta di area PD che non ha neppur provveduto a rimpiazzare il personale nei casi di pensionamento e dimissioni?

2) come mai a Ballabio sono fautori di assemblee di dipendenti comunali esaltandone le presunte critiche all'amministrazione certamente non di sinistra, mentre a Lecco hanno attaccato e bocciato pesantemente l'esito di un'assemblea dei lavoratori del Comune che ha osato respingere la linea dell'amministrazione PD?

3) come mai hanno rivolto le loro richieste direttamente al sindaco, quando a Ballabio esiste un responsabile del personale a cui non hanno inviato nulla neppure per conoscenza? Forse più che il piano strettamente sindacale e lavorativo interessava il coinvolgimento polemico politico?

4) come mai parlano di mancanza di dialogo quando il sindaco incontra chiunque gli si presenti negli orari messi a disposizione anche senza alcun appuntamento?

5) come mai si riferiscono a, peraltro insussistenti, tensioni e incomprensioni senza specificare nulla di serio (e quasi che sindaco e assessori fossero chiamati a chissà quale funzione materna nei confronti dei dipendenti)?

Attendo, dunque, da Bonacina e Cerri delle risposte che mi convincano che il proclamato stato di agitazione non sia un pretestuoso attacco a un sindaco della Lega, colpevole solo di aver ottenuto per diversi lavoratori del Comune miglioramenti delle proprie condizioni lavorative, pretendendo al tempo stesso solerzia e gentilezza verso i cittadini. La mia porta è, comunque, sempre aperta a tutti, Bonacina e Cerri vengano pure a trovarmi se hanno qualcosa da dire sui possibile miglioramento del servizio comunale. Chiedo, infine, l'intervento del prefetto allo scopo di adottare i provvedimenti del caso dopo aver confermato l'assoluta congruità delle condizioni di lavoro dei dipendenti comunali, in linea con i livelli garantiti dagli altri comuni e compatibilmente con le risorse messe a disposizione per il capitolo personale dal governo romano».

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