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Cronaca Merate

Benzinai, self service a rischio: occhio alla truffa

Nella bassa Brianza sono tante le denunce pervenute alla polizia: i consigli per smascherare i malfattori

La maggiore diffusione degli impianti di distribuzione del carburante completamente automatizzati sta creando nuove opportunità di raggiro, soprattutto a spregiudicati malfattori che approfittano delle difficoltà di inesperti automobilisti che pensano di risparmiare pochi centesimi ma in realtà vengono truffati, in molti casi anche dell'intero importo di carburante o del denaro impiegato per fare rifornimento.

Negli ultimi giorni, infatti, nella zona della bassa Brianza la Polizia ha ricevuto un numero crescente di denuce su questo fenomeno, come testimoniato dal capo dei poliziotti di Brugherio Pierangelo Villa, che nella bassa Brianza, anche lecchese, sta conducendo varie indagini per smascherare i malfattori.

Tre le dinamiche più frequenti per portano a compimento la truffa al distributore:

  • Nel primo caso, l’automobilista non si accorge che una delle banconote è stata rifiutata dalla macchinetta, si dirige alla pompa e chi è dopo di lui se la infila in tasca.
  • Nel secondo, l’automobilista inserisce il denaro e dimentica di premere il tasto corrispondente alla pompa che vuole utilizzare, dirigendosi direttamente all'auto. Chi gli è accanto ne approfitta, sceglie il proprio dispositivo e sottrae la benzina.
  • Nel terzo, in caso di importo inserito maggiore rispetto alla benzina erogata, la vittima dimentica di ritirare il ticket con il credito residuo, che viene preso dal successivo utente, il quale se ne appropria.

Il consiglio dato dal comando, quindi, è quello di "tenere gli occhi aperti ed effettuare tre verifiche: che le banconote vengano accettate tutte, di premere il pulsante della pompa corrispondente e di non dimenticare lo scontrino".

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