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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lecco, artigiani e studenti al lavoro per il progetto benefico contro l'epatite E

Tornano anche quest'anno i bigliettini natalizi dei Giovani di Confartigianato, a disegnarli i ragazzi dell'artistico

Tornano anche quest'anno i bigliettini di Natale benefici promossi dal gruppo Giovani di Confartigianato, il cui ricavato sarà devoluto all'ospedale Manzoni.

Coinvolti nella realizzazione dei biglietti d'auguri anche gli studenti del liceo artistico Medardo Rosso di Lecco: è stato affidato a loro, sotto la supervizione del professor Mario Carzaniga, il design dei cartoncini che andranno a finanziare un progetto di ricerca sull'epatite E del Dipartimento lecchese di medicina trasfusionale.

Per comprendere meglio il progetto, un gruppo di studenti, ha visitato il reparto ospedaliero incontrando il primario dottor Daniele Prati, le dottoresse Barbara Foglieni, Marta Spreafico, Livia Raffaele e il dottor Fabio Montanelli. 

Nel percorso alla scoperta dei laboratori del centro trasfusionale, i medici hanno spiegato come nel corso degli anni siano stati fatti enormi progressi nella scoperta di agenti patogeni, ad esempio quelli dell'immunodeficienza (HIV), dell’epatite B e C. Oggi il livello di sicurezza del sangue trasfuso è molto elevato e la trasmissione di infezioni è diventata rara. Tuttavia il pieno controllo delle malattie infettive non è stato ancora raggiunto, specie per quelle emergenti come il virus dell'epatite E, causa di epatite acuta. Si tratta di un'infezione endemica in molti Paesi in via di sviluppo, e da qualche tempo si sta  presentando come malattia emergente nei Paesi industrializzati. 

In ltalia si stima che la prevalenza dei soggetti con questa infezione sia del 3%: il rischio di trasmissione attraverso le trasfusioni di sangue è basso, ma può risultare pericoloso nei pazienti immunodepressi. L'obiettivo del progetto a cui contribuiranno i giovani di Confartigianato Lecco è valutare la diffusione dell’infezione da epatite E nei donatori della nostra zona, in modo da determinare il rischio di trasmissione e la sicurezza del sangue trasfuso. Attraverso l’incrocio di questi dati con quelli disponibili a livello europeo sarà possibile condurre studi di ricerca biologica e epidemiologica che permetteranno l'identificazione degli agenti infettivi e lo studio di nuovi sistemi diagnostici in grado di individuarli rapidamente. 

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