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Cronaca Moggio

Mauro Piazza dice la sua sulla bandiera nera per il polo sciistico Bobbio-Artavaggio: "Basta con l'ambientalismo di maniera"

Secondo il consigliere regionale è il momento di accantonare le polemiche e pensare a come coniugare lo sviluppo delle stazioni valsassinesi con il rispetto dell'ambiente.

Le "bandiere nere" che ogni anno assegna la Carovana delle Alpi di Legambiente, sono valutazioni che vogliono segnalare quali enti hanno adottato una cattiva politica di gestione del territorio e dell'ambiente montano. Quest'anno una delle bandiere è stata assegnata alla Provincia di Lecco, per via del progetto dei tunnel che dovrebbero collegare le stazioni sciistiche di Bobbio e Artavaggio, giudicato troppo invasivo.


Alla notizia si è aperta la polemica in merito allo sviluppo dei due poli sciistici, guidata da Graziano Combi, sindaco di Moggio, nel cui territorio rientrano i piani di Artavaggio. Si unisce alla battaglia del primo cittadino moggese anche il consigliere regionale Mauro Piazza (Ncd), che chiede di accantonare l'ambientalismo "di maniera" per iniziare una riflessione concreta sulle modalità di sviluppo delle stazioni sciistiche valsassinesi: «La creazione di comprensori va a beneficio delle singole stazioni e del territorio nel suo complesso. Anche la Valsassina merita una soluzione in questo senso: sulle modalità di realizzazione possiamo valutare ipotesi diverse, quel che conta è la volontà di portare avanti un’idea valida di sviluppo», partendo dall'idea che anche in Valsassina si possa coniugare la crescita delle strutture con il rispetto dell'ambiente.


Nel corso degli anni Regione Lombardia ha stanziato cifre significative per il potenziamento dell'offerta sciistica regionale: in particolare, negli ultimi anni sono arrivati circa 9milioni di euro alle province di Lecco e Bergamo, fra i quali rientrano i 3 milioni nel 2009 e i 300mila euro nel 2013 in investimenti a fondo perso. Questa politica ha fatto sì, spiega Piazza, che aumentassero sia l'attrattiva della Valsassina, sia l'afflusso dei turisti, ma ha portato anche un aumento dell'indotto e degli investimenti dei privati per migliorare le proprie strutture.


Resta solo da capire se, nel momento in cui si placherà la discussione, al Piano territoriale di coordinamento verranno apportate le modifiche necessarie per non ricevere una bandiera nera da Legambiente anche nel 2015.

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