L'allarme: “Ci sono due bombe nell'Adda”. Oggi la rimozione, venerdì lo scoppio
Un cittadino ha avvistato i due ordigni della seconda guerra mondiale sul lungofiume di Brivio
Altre due bombe trovate nel territorio lecchese. Dopo quella rinvenuta a Pradello, località a lago tra Lecco e Abbadia Lariana, due ordigni della seconda guerra mondiale sono stati ritrovati sul fondo del fiume Adda, precisamente sul Lungo Adda Monfalcone di Brivio, comune che si trova al confine con Cisano Bergamasco e la provincia di Bergamo. A individuarli, alla profondità di circa un metro e a una distanza di circa 3 metri dalla riva, è stato un cittadino.
A quel punto il vice prefetto vicario di Lecco Laura Motolese ha presieduto una riunione di coordinamento delle operazioni di bonifica in acqua. Durante la riunione sono stati esaminati tutti gli aspetti operativi e procedurali, secondo le competenze di ciascun ente coinvolto, per garantire che le attività di prelevamento e successivo brillamento avvengano in assoluta sicurezza a tutela della pubblica incolumità.
Venerdì lo scoppio
Martedì 15 marzo è stato effettuato il sopralluogo insieme al personale della Marina Militare – Comsubin, che ha rilevato la presenza in acqua dei ordigni: si tratta di una bomba a mano mod. 24 di nazionalità tedesca risalente al secondo conflitto mondiale e di una bomba da mortaio da 81 mm. Nella giornata di oggi, mercoledì 16 marzo, il Nucleo Operativo Subacquei della Marina Militare consegnerà la bomba da mortaio al personale del 10° Reggimento Genio Guastatori, che provvederà al trasporto e alla messa in sicurezza dell’ordigno nell’area individuata dal Comune di Brivio che si trova al confine con il piazzale Don Carlo Mariani; qui saranno eseguite le operazioni di stoccaggio e brillamento, che sono state programmate per venerdì 18 marzo. Sempre nel pomeriggio il Nucleo Operativo Subacquei della Marina Militare effettuerà le operazioni di brillamento in acqua della bomba a mano mod. 24 di nazionalità tedesca.
Per le operazioni di neutralizzazione dell’ordigno posto in acqua non è stato disposto lo sgombero di abitazioni. La prefettura ha raccomandato, “per quelle poste oltre il raggio di 50 metri”, di mantenere le finestre aperte durante la deflagrazione. Le Forze di polizia provvederanno alla vigilanza, in zona di sicurezza, di tutte le operazioni e all’esecuzione della presente ordinanza.