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Cronaca Via Bruno Buozzi

Lecco: il Natale è in arrivo, e anche i migranti del Bione fanno il presepe

I richiedenti asilo sono al lavoro per realizzare una rappresentazione della Natività al campo

Spunta un presepe al campo del Bione: negli ultimi giorni i richiedenti asilo hanno iniziato ad allestire una Natività, sotto un gazebo a fungere da capanna.

Le figure in legno della Vergine Maria, di Giuseppe, dell'asino e del bue, con un pastore e alcune tradizionalissime pecorelle, sono tutte rivolte verso una mangiatoia (per adesso) vuota: una scena che ogni anno viene riprodotta in moltissime case lecchesi e che quest'anno, come forma di tradizione, arriva anche nel campo dei migranti a maggioranza musulmana.

L'iniziativa è partita proprio perché il presepe, "inventato" da San Francesco d'Assisi, è una tradizione tipicamente italiana: la proposta di realizzarne uno come simbolo di pace, accoglienza e condivisione, spiegano dal campo, è stata accolta con entusiasmo dagli ospiti, che si sono messi subito al lavoro, ognuno mettendo a disposizione le proprie competenze. 

Dopo aver ricordato lo scorso ottobre, secondo il calendario islamico, la festività del sacrificio, è quindi arrivato il momento di dedicarsi a una tradizione italiana: i migranti in grado di lavorare il legno hanno realizzato le sagome su cui sono stati disegnati Giuseppe, Maria e gli animali (figure che andranno poi dipinte), mentre chi sa cucire si sta occupando di creare gli abiti che le sagome indosseranno e realizzarli con le macchine per cucire recuperate dai lavoratori del campo. Gli elettricisti, infine, si occuperanno dell'illuminazione, per realizzare un presepe "in piena regola" con tanto di luminarie. Non solo: chiunque vorrà, al termine del lavoro, potrà appendere un disegno, un oggetto o una frase che vorrà condividere con gli altri ospiti del campo e con la città di Lecco.

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