Capitano calolziese salva tre fratellini, di cui uno malato di leucemia, nel Mediterraneo
Riccardo Gatti e la sua nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms hanno intercettato un barchino alla deriva: due ragazzi trasportavano il più piccolo in un viaggio della speranza
Una storia commovente. Un viaggio della speranza, mai così reale: dalla Libia su una piccola barca per salvare il fratellino malato di leucemia.
A salvare tre ragazzini in balia del Mar Mediterraneo è stato Riccardo Gatti, calolziese da anni capitano della nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms, che nella notte tra sabato e domenica si è trovato di fronte alla toccante vicenda di Ahmed, Mohammed e il piccolo Allah, 13 anni.
«Una luce nella notte»
«Abbiamo visto una luce, dei segnali luminosi nella notte - ha raccontato Gatti intervistato dalla collega Perla Dipoppa del Tg1 - Ci siamo avvicinati e abbiamo trovato qeste tre persone a bordo. Abbiamo visto un ragazzino, ci è sembrato strano, era sdraiato e aveva una flebo».
Il servizio del Tg1
Allah, infatti, in patria ha appena ricevuto la terribile diagnosi, con nessuna possibilità di ricevere un trapianto di midollo o di essere sottoposto a terapie idonee. I due fratelli più grandi non si sono scoraggiati all'idea di perdere il loro caro, e hanno affrontato il pericolossimo viaggio della speranza verso l'Europa, attraversando il Mediterraneo su un natante di piccole dimensioni, sfidando le onde, il freddo e il buo.
La speranza può continuare
«Hanno acquistato il barchino - ha raccontato Gatti - Lo hanno riempito di bidoni di benzina e sono partiti nella speranza che qualcuno li salvasse». E a salvarli, dopo due giorni trascorsi alla deriva, è stata proprio la nave della Ong battente bandiera spagnola, che li ha ripescati per portarli ad Augusta, in Sicilia, dove la speranza di curare il piccolo Allah potrà continuare.