Capodanno, Michela Brambilla: «Vietiamo per legge la vendita dei botti»
La parlamentare lecchese: «Allo sgomento per il pesante bilancio della solita “notte dei botti” con un morto e un’ottantina di feriti in tutta Italia, si unisce l’amarezza per la strage di uccelli a Roma. Ora basta»
Ancora troppi feriti e perfino un morto, a cui si aggiungono anche animali uccisi e danni di vario genere. Per questi motivi la parlamentare lecchese Michela Vittoria Brambilla chiede di vietare per legge i botti durante la notte di Capodanno. «Allo sgomento per il pesante bilancio della solita “notte dei botti” - un morto, minorenne, e un’ottantina di feriti in tutta Italia - si uniscono l’amarezza per la strage di uccelli a Roma, dove l’inutilità delle ordinanze fotocopia contro i petardi è apparsa in tutta la sua evidenza, e infine lo stupore per le dichiarazioni di esponenti della maggioranza pentastellata in Campidoglio, che commentano lo sterminio dei poveri volatili come se fossero passanti e non i responsabili politici di provvedimenti inefficaci e controlli inesistenti». La deputata Brambilla, che ricopre inoltre l'incarico di presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha quindi commentato: «Dato il nuovo scempio dei “botti di Capodanno” è giunta l'ora di vietare per legge la vendita di fuochi d’artificio, provvedendo per la riconversione delle aziende che li producono. Proveremo ad ottenere questo risultato in Parlamento».