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Cronaca Barzanò

Barzanò, addio a Carlo Proserpio: fatale un malore in vacanza

Il giovane era appena arrivato a Rimini per trascorrere qualche giorno insieme alla fidanzata

Un malore fatale si è portato via Carlo Proserpio, 33 anni, lecchese residente a Barzanò. In attesa di conoscere i dettagli dell'autopsia che, presumibilmente, verrà disposta dal magistrato, il comune brianzolo piange l'improvvisa scomparsa dell'uomo.

Proserpio era da poco giunto a Rimini, sulla Riviera romagnola, per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme alla fidanzata; come un fulmine a ciel sereno, il malore che non gli ha lasciato scampo: dolori allo stomaco e nausea, acutizzatisi in poco tempo fino al decesso.

Da RiminiToday.it

Sarà l'autopsia, disposta dal magistrato di turno Davide Ercolani, a chiarire le cause del decesso di un turista 34enne di Lecco ritrovato senza vita nella sua stanza d'albergo a Rimini mentre si trovava in vacanza. Lo riporta RiminiToday

L'allarme era scattato verso le 9 della mattinata di Ferragosto, in un hotel di Miramare, quando la fidanzata del giovane si è svegliata trovando nel letto il suo compagno agonizzante. È stato chiamato il 118 e, sul posto, sono accorsi sia l'ambulanza che l'auto medicalizzata con i sanitari che, per oltre mezz'ora, hanno cercato disperatamente di far ripartire il cuore del 34enne ma, alla fine, si sono dovuti arrendere e, il medico, non ha potuto far altro che dichiararne il decesso. In albergo sono intervenuti anche i carabinieri e, da una prima ispezione cadaverica, non sarebbero emersi elementi riconducibili a cause violente o all'assunzione di sostanze stupefacenti.

La ragazza, tuttavia, avrebbe dichiarato agli inquirenti che, la sera prima, il fidanzato aveva accusato un malore, mal di stomaco, nausea e vomito, e che avevano consultato la Guardia Medica di Rimini. Il dottore lo aveva visitato, pare non riscontrando gravi anomalie, e il 34enne era tornato in hotel morendo poche ore dopo.

Al momento, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Un atto dovuto per poter eseguire l'autopsia e gli accertamenti necessari a risalire alla causa di morte e alle responsabilità qualora dovessero emergere delle sottovalutazioni dei sintomi. 

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