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La testimonianza / Centro storico / Piazza XX Settembre

“Urla, bestemmie e tanto altro: a Lecco un personaggio che semina paura. Persone esauste”

La segnalazione di Roberto, cittadino che abita in centro città: “Si perdono anche soldi pubblici“

Non è la prima volta che il problema viene alla luce. Se ne parlò anche a maggio 2020, quando in piazza XX Settembre andò in scena una violenta rissa, con tanto di lancio di tavolini. E sarebbe lo stesso 50enne già colpito da un daspo ‘Willy’, da un avviso orale e da una denuncia. Da ormai un mese e mezzo l'ucraino, colpito da un trauma familiare, è tornato a vivere nella zona centralissima di Lecco, creando vari grattacapi a residenti, passanti e negozianti a causa dello stato di alterazione alcolica che accompagna le sue ‘scorribande’. In passato il Comune di Lecco era intervenuto attraverso i servizi sociali per una misura di accompagnamento, poi interrotta per volontà dello stesso Andriy.

“In centro Lecco c'è paura”

“Vi scrivo in merito ad una situazione davvero vergognosa e pericolosa per tutti i cittadini che ormai va avanti da troppo tempo, per la quale mi sento in dovere di richiamare la vostra attenzione e vorrei che fosse messa in luce tramite i principali e autorevoli canali di comunicazione lecchesi, per porne rimedio”. La segnalazione è di Roberto, che risiede tra via Giuseppe Bovara e piazza XX Settembre e ha avuto “testimonianza diretta visiva” di alcuni fatti: “Il centro città è ormai ostaggio da mesi di questo/i personaggi che si prendono beffe delle istituzioni pubbliche e del rispetto dei luoghi culturali simbolo della nostra città, mettendo alla berlina la gestione politica e il rispetto reciproco. Da troppo tempo un personaggio (veramente troppo!), per non definirlo in altro modo, bivacca per il centro di Lecco, stazionando fisso in Piazza XX Settembre, precisamente all’ingresso del Museo di Palazzo delle Paure, gridando, dando fastidio alle persone e minacciandole, urinando e vomitando, chissà cos’altro, senza vergona all’ingresso del palazzo, ma tutto questo non si ferma qui, perché purtroppo i commercianti della zona, si sono ritrovati questo soggetto all’interno del loro negozio costretti a farlo uscire con la forza e minacciando le loro attività”.

Fatto ancora più grave “è che le lavoratrici e i lavoratori di Palazzo delle Paure sono costretti/e a lavorare con la serrature chiusa per paura dell’ingresso di questo personaggio, a causa purtroppo di spiacevoli eventi che si sono verificati a seguito dell’ingresso di questo “personaggio” (purtroppo delle ragazze che prestano servizio presso il Museo Palazzo delle Paure sono state soggetto di sputi ai loro strumenti di lavoro e minacce poco gradevoli nei loro confronti…), per non mancare anche gli atti di imbrattamento dei cartelloni pubblicitari relativi alle mostre, con rovina delle vetrine, oltre ovviamente ad una situazione davvero indecorosa che si presenta all’ingresso del museo con odori raccapriccianti e sporcizia ai limiti della civiltà. Purtroppo ho visto facce schifate e meravigliate di persone che si accingevano all’ingresso, ma hanno rinunciato forse per la vergona provato nei confronti del Museo, andando cosi a perdere ingressi e soldi pubblici. Per non parlare della costante occupazione delle uniche due panchine presente in Piazza XX Settembre, perennemente occupate da questo/i personaggi, che rendono inagibile ogni panchina da qualsiasi persona o bambino che voglia anche solo mangiarsi un gelato”.

“Grida e bestemmie in piena notte”

“Dalla raccolta di testimonianze dei lavoratori di Museo Palazzo delle Paure, ma immagino che le persone siano esauste ed esasperate da questo personaggio, è giunto il momento di fare qualcosa - sprona Roberto -. Potrei stare qui a raccontare i mille avvenimenti a cui, ahimè, ho assistito o ne ho testimonianza, come ad esempio il nostro caro personaggio è solito urinare sul lungolago (alcune ragazze si stavano facendo delle foto in pieno pomeriggio e si sono ritrovate questo soggetto nudo ad urinare proprio al loro fianco e sono state costrette a scappare), oppure le innumereveoli grida che sono costretto a sentirmi giorno e notte (si, ormai il mio gallo per la sveglia è lui, che grida e bestemmia in piena notte), ma davvero potrei stare qui a raccontarvene innumerevoli di fatti, cosi come me penso tanti altri cittadini”.

“Se questo è il modo di gestire la città da parte della nostra giunta, direi che c’è poco da aggiungere, se questo è il loro modo di ‘prendersi cura’ della città e dei pochi luoghi di cultura di cui Lecco gode, direi che siamo di fronte a delle persone non adatte a svolgere il loro lavoro, perché è una situazione davvero vergognosa e che mette Lecco in cattiva luce, per gestione e amore verso la città, di cui è impossibile non prendere atto, un totale menefreghismo della gestione dei luoghi pubblici e simbolo della città di Lecco”, conclude il lecchese.

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