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La scomparsa / Valgreghentino

Lecchese in lutto: è morto Cesare Perego, per anni presidente della Comunità Montana

Il 65enne “era animato da una grande passione”, come ricordato dal sindaco Antonio Rusconi

Cordoglio nel Lecchese per l'improvvisa scomparsa di Cesare Perego, 65 anni, per un lungo periodo presidente della Comunità montana Lario Orientale. Non solo, perchè l'impegno politico di Perego, idraulico di professione, l'aveva portato a vestire i panni di consigliere comunale a Valgreghentino e di supporter della lista Progetto Futuro durante la recente campagna elettorale di Anna Clara Bassani. Più recentemente era stato nominato presidente della Grignolo Srl, società che gestisce miniere ai Piani dei Resinelli. Privato del fratello Giovanni Battista nel 2020, volontario del Soccorso a Calolziocorte, Perego lascia la moglie Bambina e il figlio Gabriele. La cerimonia funebre è prevista per sabato 18 giugno alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Valgreghentino.

Il ricordo di Antonio Rusconi

Il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, ha affidato alla penna un lungo e commosso ricordo di Cesare Perego: “Come sindaco di Valmadrera, ma soprattutto come amico, vorrei partecipare al dolore della moglie e del figlio per la scomparsa improvvisa di Cesare, presidente per oltre un decennio della Comunità Montana del Lario Orientale, alla quale ha dato un impulso determinante e straordinario. Per quelle strane circostanze della vita, mi ha comunicato la triste notizia l'amico Valter Corti della Coldiretti, proprio la persona che, tra la fine del 1992 e l'inizio del 1993, rifiutando l'incarico a per quel ruolo, mi aveva presentato Cesare come persona adeguata a ricoprirlo. E lui che all'inizio, quasi con timidezza, aveva detto di voler provare, ci sarebbe poi rimasto quindici anni, con la valorizzazione del patrimonio e una serie di attività legata ad altre iniziative importanti”.

“Apparteneva alla categoria, lui artigiano, di coloro che sono cercati dalla politica, che non avanzano pretese, partecipe di una generazione di cattolici impegnati in politica, all'interno del quale lo stile di vita valeva di più di molte parole vuote - prosegue Rusconi -. Come valmadrerese e come persona gli devo gratitudine e amicizia se penso, grazie alla sua capacità di ottenere finanziamenti pubblici, alla ristrutturazione, alla sistemazione della Chiesetta e di tutta la parte storica di San Tomaso, andando a vedere personalmente i lavori, locale per locale”.

“L'altro suo obiettivo era stato il recupero delle Miniere del Resinelli, dove, anche in questi giorni, era impegnato come guida, perchè, al di là del ruolo, era rimasta in lui intatta la passione per salvaguardare la storia e la tradizione del nostro territorio. Passava spesso a salutare in Comune a Valmadrera sia il sottoscritto sia la responsabile della ragioneria, Vanda Castagna, che gli era stata preziosa collaboratrice negli anni della Comunità Montana, comunque sorridente, come chi conosce bene il bello della vita. Ci raccontava di nuovi progetti, idee, sempre con lo  stesso entusiasmo, ma, come dice il Manzoni nei Promessi Sposi "Che sa il cuore? Appena un poco di quello che è accaduto". Come il cuore del nostro amico Cesare Perego, che avevamo incontrato anche recentemente: entusiasta, pieno di progetti, di iniziative, ma soprattutto per la sua famiglia. Anche quel cuore non sapeva...”, aggiunge Rusconi.

“Chi come lui ha avuto il dono grande della fede, ha creduto che possiamo ancora vederlo con occhi diversi e se il ricordo significa riportare al cuore, accennare confusamente, come io ho fatto, alla sua esperienza politica, c'insegna che dobbiamo rifuggere la cultura prevalente di oggi, che mette al primo posto la furba sollecitazione del consenso per adescarlo con le parole più adatte, per provare a presentare ai cittadini i valori e i progetti su cui si chiede il consenso. Regalava sempre libri sulla cultura e la tradizione locale, un'attività che aveva svolto con impegno straordinario negli anni della Comunità Montana, un gesto che mi riporta a un ricordo pieno di gratitudine che oggi, dopo la sua scomparsa, ha il significato di un testamento per continuare il suo impegno. Grazie Cesare”.

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