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Cronaca

Caccia al cinghiale, continua la polemica Pasquini-Signorelli

Il responsabile della Lega nord risponde all'Assessore all'ambiente sulla decisione di non permettere l'attività venatoria come modalità di contenimento degli animali: "Non bisogna aspettare la tragedia per intervenire".

Non si placa la polemica fra l'Assessore provinciale Carlo Signorelli, delegato pro tempore alla caccia e pesca, e il responsabile organizzativo della Lega nord lecchese Giovanni Pasquini,  sulla necessità di aprire o meno la caccia al cinghiale come strumento di contenimento della diffusione di questi animali sul territorio provinciale. 


Dopo le affermazioni dell'Assessore secondo cui non sarebbe necessario imbracciare i fucili per contenere il numero degli ungulati, arriva l'ulteriore replica di Pasquini, secondo cui il problema non sta venendo affrontato adeguatamente: i tecnici faunistici, certamente competenti, che hanno proposto di utilizzare solo un sistema di gabbie per catturare gli ungulati, secondo l'ex consigliere provinciale non tengono conto delle esigenze dei cittadini di Valsassina, Valvarrone e alto Lario che quotidianamente rischiano di dover affrontare un cinghiale senza preavviso. 


"Quando, nelle scorse settimane, ho espresso a mezzo stampa il timore circa l'ipotesi che ci debba scappare il morto (e Dio non lo voglia!) perché il tenace delegato alla caccia comprenda che solo con l'eradicamento di questa belva potremo dormire sonni tranquilli, non ho fatto altro che rappresentare una triste realtà", scrive Pasquini in un comunicato, nel quale esprime anche la volontà di portare la questione all'attenzione dell'Assessore regionale Gianni Fava.


Il comunicato si conclude con una nuova provocazione all'indirizzo di Signorelli: "Mi permetto di dare un cortese suggerimento, di tutto cuore, all'Assessore al quale, mesi fa, avevo già consigliato di rimettere la delega alla caccia nelle mani dell'allora Presidente Nava: pensi bene alle sue velleità di direzione dell'Ente provinciale di secondo livello, poiché forse tutte le deleghe dei 10 assessorati concentrate nelle mani di un'unica persona potrebbero esser per lei troppo gravose. Magari è il caso passi la mano, concentrandosi sul buon governo di Perledo (di cui è sindaco, NdR): ho il sospetto, tuttavia, che prima o poi dovrà render conto ai suoi concittadini del fatto che si troveranno fatalmente i cinghiali al pascolo nel giardino di casa. Chissà se userà ancora tecnicismi, statistiche e prudenza tout court nel rispondere alla loro ira funesta!"


Si può star certi che la soluzione della diatriba è ancora lontana, intanto è salito a 70 il numero di cinghiali catturati e abbattuti dall'inizio dell'anno tra Valsassina, Valvarrone e alto Lario.

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