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Cronaca Via Besonda Inferiore

Frustato perchè non abbastanza produttivo: giovane lavoratore si licenzia e denuncia il caso

La Cisl Monza e Brianza ha seguito in prima persona la vertenza sindacale portata avanti dal giovane operaio, vessato dal titolare di un'azienda produttrice di materiale plastico

Obbligato a lavorare di più tramite l'utilizzo di una verga di plastica, pratica diffusa nella gestione degli equini, ma stavolta applicata all'interno di una piccola azienda del Lecchese, attiva nel settore della produzione di materiale plastico. A subirla una giovane lavoratore, che si è poi ribellato al suo titolare, licenziato e ha denunciato il caso all'ufficio vertenze della Cisl Monza e Brianza, che non ha negato il suo supporto all'operaio. «I colpi inferti al lavoratore erano leggeri, ma la gravità del gesto è evidente. Si tratta di un caso limite», hanno spiegato i sindacati a margine della conferenza stampa di presentazione dei dati 2018 dell'Ufficio Vertenze.

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Recuperati nove milioni di euro

Il lavoro su questo fronte non manca mai. Anche se, rispetto al 2017, l’Ufficio vertenze della Cisl Monza Brianza Lecco ha recuperato a favore dei lavoratori una cifra inferiore. Se nel 2017 l’impegno dei nove vertenzieri della Cisl aveva permesso il recupero di una somma superiore ai 10 milioni di euro, nel 2018 ci si è fermati a quota a 9.055.377 euro.

Una diminuzione che potrebbe far pensare a un miglioramento della situazione economica generale. «Ma questa tendenza – sottolinea Mario Todeschini, segretario organizzativo Cisl Monza Brianza Lecco – andrà verificata nei prossimi mesi».

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Di certo, intanto, c’è che l’attività dell’Ufficio vertenze, un servizio riservato agli associati Cisl, ha individuato una soluzione adeguata in molti casi: le pratiche seguite sono state 944. Tra queste, 189 hanno comportato il ricorso alle procedure concorsuali. L’Ufficio ha seguito anche la procedura di dimissioni di 1.827 lavoratori: 1.092 in Brianza, 735 nel Lecchese.

Raffreddamento della crisi economica

Un altro dato potrebbe far pensare a un possibile «raffreddamento» della crisi, quello relativo al numero dei lavoratori coinvolti nei fallimenti: si è passati dai 647 del 2016, ai 633 dell’anno seguente, ai 541 del 2018.
Nella provincia brianzola il settore che ha richiesto il maggior numero di interventi è stato quello del commercio: qui le vertenze sono state 273, cioè il 46,11% del totale. In questa speciale graduatoria seguono i comparti metalmeccanico (124, 20,94%), edili-legno (78, 13,18%) e trasporti (42, 7,08%).

L’Ufficio vertenze è stato chiamato in causa soprattutto per recupero crediti (372 casi, 62,8%) e opposizione al licenziamento (118, 19,9%). Anche perché qualche caso limite c’è sempre: nel Lecchese un imprenditore usava una verga di plastica per «incentivare» la produzione. Ma la Cisl è scesa in campo anche per opporsi a licenziamenti discriminatori dovuti all’orientamento sessuale e all’associazione a un’organizzazione sindacale.

Il cosiddetto Decreto Dignità, infine, per ora non ha favorito le stabilizzazioni dei rapporti di lavoro. Anzi. «In pratica – sottolinea Stefano Goi, responsabile Ufficio vertenze Cisl Monza Brianza Lecco – dall’inizio d’anno ogni giorno in media una persona viene ai nostri sportelli per chiedere informazioni, dopo essere stata lasciata a casa per la conclusione di un contratto a termine».

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