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Clinica Mangioni, in Parlamento la questione delle ostetriche in esubero

Il deputato lecchese Gian Mario Fragomeli ha presentato un'interrogazione in Commissione affari sociali

La chiusura del punto nascite alla clinica Mangioni di Lecco arriva in Parlamento: il deputato Pd Gian Mario Fragomeli ha infatti presentato, oggi 26 febbraio, un’interrogazione alla Commissione affari sociali di Montecitorio.

«La riorganizzazione dei servizi sanitari a livello regionale e, in particolare, la chiusura dei Punti nascita che ha riguardato anche il nostro territorio con la clinica “G.B. Mangioni Hospital” di Lecco, ha provocato l’esubero di otto ostetriche - ha spiegato Fragomeli - Si tratta di otto lavoratrici, di otto professionalità importanti che hanno, negli anni, assistito centinaia di donne in attesa di un figlio e che hanno sicuramente contribuito a rendere la clinica Mangioni uno dei centri di riferimento nell’ambito della sanità lecchese».

«Il mio intervento, con la presentazione di un’apposita interrogazione parlamentare in Commissione Affari Sociali - spiega il parlamentare lecchese - è rivolto a valorizzare l’esperienza, la competenza e la professionalità di queste persone anche e soprattutto oltre i termini degli accordi di reimpiego delle stesse».

«A tale proposito - aggiunge il deputato - ho quindi chiesto al Ministero della salute di chiarire, sulla base delle disposizioni del decreto ministeriale n. 740, se e come a queste lavoratrici possa essere riconosciuto, senza altri specifici titoli, un adeguato ruolo operativo in supporto a tutte quelle attività normalmente svolte all’interno dei reparti di ginecologia».

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