Coronavirus, il punto: 131 positivi in provincia, costante impennata dei ricoveri in regione
Oltre 37mila tamponi effettuati, il rapporto con le positività sale al 13,2%. Gallera: «Nessun lockdown sanitario ma esigenze rimodulate». Ricoverato il primo paziente in Fiera
Dati sempre più allarmanti, in linea con una curva epidemiologica che non richiede conoscenze sofisticate per essere interpretata: il contagio da virus Sars-Cov2, con i suoi nefasti effetti sul sistema sanitario (oltre che sull'economia), è tornato a galoppare con un ritmo simile a quello della scorsa primavera.
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Oggi a Lecco si registrano 131 tamponi positivi, in un giorno in cui si sono sfiorati i 37mila tamponi a livello regionale. Il totale da inizio pandemia nella nostra provincia sale così a quota 3.935 casi accertati.
In Lombardia sono 4.916 i nuovi positivi con 36.963 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 13,2, ancora in crescita. I ricoveri continuano ad aumentare, e sono 318 più 28 di terapia intensiva.
I dati di oggi, 23 ottobre, in Lombardia
- i tamponi effettuati: 36.963, totale complessivo: 2.647.681
- i nuovi casi positivi: 4.916 (di cui 305 "debolmente positivi" e 31 a seguito di test sierologico)
- i guariti/dimessi totale complessivo: 88.536 (+477), di cui 2.627 dimessi e 85.909 guariti
- in terapia intensiva: 184 (+28)
- i ricoverati non in terapia intensiva: 2.013 (+318)
- i decessi, totale complessivo: 17.159 (+7)
I nuovi casi per provincia
- Milano: 2.399, di cui 1.126 a Milano città;
- Bergamo: 122;
- Brescia: 237;
- Como: 206;
- Cremona: 102;
- Lecco: 131;
- Lodi: 108;
- Mantova: 87;
- Monza e Brianza: 752;
- Pavia: 231;
- Sondrio: 44;
- Varese: 301.
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Ha 50 anni il primo paziente all'ospedale in Fiera
Nel frattempo è stato ricoverato il primo paziente nel Padiglione del Policlinico in Fiera a Milano. Si tratta di un uomo di circa 50 anni, proveniente da un ospedale del Milanese. Il paziente è già stato sottoposto, direttamente in Fiera, ad approfondimenti diagnostici, compresa una Tc al torace e all'encefalo.
Nelle prossime ore sono attesi ulteriori ricoveri, secondo le indicazioni del Coordinamento per le Terapie Intensive di Regione Lombardia. In questa fase al Padiglione della Fiera è già attivo un primo modulo da 14 posti letto di terapia intensiva gestiti dal Policlinico di Milano, a cui la Regione ha affidato il coordinamento clinico dell'intera struttura.
Ulteriori posti letto, già pronti, potranno essere resi disponibili in base alle necessità indicate dal "Coordinamento regionale" e all'andamento del numero di contagi. Nel Padiglione sono oggi attivi tre medici anestesisti e tre infermieri del Policlinico, oltre al personale logistico e di supporto, a copertura delle 24 ore.
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L'assessore: «La rete sanitaria ragiona e opera in ottica di sistema»
«Nessun lockdown sanitario ma una rimodulazione organica e funzionale delle attività sanitarie negli ospedali lombardi. La rapida evoluzione epidemiologica e il conseguente aumento del numero dei ricoveri hanno determinato la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi, per acuti e sub acuti, e delle degenze di sorveglianza».
Lo comunica l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, commentando la circolare trasmessa oggi dalla Direzione Generale Welfare a tutte le strutture sanitarie della Lombardia, in attuazione del piano ospedaliero anti-Covid approvato dalla Giunta regionale il 16 scorso.
Ospedali Hub
«Le attività di cura e di degenza per pazienti Covid-19 dei 18 ospedali Hub della Lombardia - spiega l'assessore Gallera - sono state completamente attivate. Pertanto, in queste strutture viene gradualmente ridotta una parte dell'attività programmata a eccezione di quella legata alle reti oncologiche e "tempo-dipendenti2 per la cura delle gravi patologie neurologiche, cardiovascolari e dei grandi traumi».
Ospedali Non Hub
«L'attività di ricovero programmato degli ospedali Non Hub viene sospesa - aggiunge l'assessore - in modo da rendere disponibili posti letto Covid per acuti e subacuti, garantendo sempre la continuità delle prestazioni urgenti e non differibili. Viene consolidato il legame fra centri Hub e non Hub anche attraverso l'attivazione di percorsi di cura e assistenza specifici con equipe multidisciplinari inter-ospedaliere».
Irccs monospecialistici
«Gli Irccs mono specialistici dovranno garantire - sottolinea Gallera - la disponibilità ad accogliere i pazienti loro inviati dagli ospedali Hub e Non hub con caratteristiche cliniche legate alla propria competenza specialistica».
Attività ambulatoriali
La sospensione o la riduzione delle attività non riguardano le attività ambulatoriali.
«La rete sanitaria lombarda - conclude Gallera - ragiona e opera in ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni, in una fase di emergenza e di grande necessità».