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Cronaca

Coronavirus, il punto: tre nuovi tamponi positivi nel Lecchese

Epidemia da Covid-19 sotto controllo nel nostro territorio. A livello regionale continuano ad aumentare in maniera significativa guariti e dimessi

Sono tre i tamponi positivi in provincia di Lecco. Nessuna novità rilevante, per fortuna, oggi, giovedì 11 giugno 2020, nei numeri dell'epidemia da Covid-19 nel Lecchese. I casi positivi continuano a essere al minimo. Da inizio epidemia il totale dei malati nel Lecchese sale così a quota 2.774.

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A livello regionale, effettuati oltre 13mila tamponi: scendono costantemente i positivi attivi, continuano a essere centinaia i guariti o dimessi. Significativo calo anche del numero di ricoverati non in terapia intensiva.

I dati di oggi, giovedì 11 giugno

i tamponi effettuati: 13.376, totale complessivo: 858.994

attualmente positivi: 17.340 (-517)

totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall'inizio della pandemia a oggi: 90.932

i nuovi casi positivi: 252 (1,9% rapporto con i tamponi giornalieri)

i guariti/dimessi: 744, totale complessivo: 57.218

in terapia intensiva: 97 (-1)

i ricoverati non in terapia intensiva: 2.488 (-77)

i decessi: 25, totale complessivo: 16.374

dati 11 giugno 2006 (1)-2

I casi per provincia

Milano 23.581 (+71) di cui 10.018 (+34) a Milano città

Bergamo 13.710 (+39)

Brescia 15.187 (+81)

Como 3.957 (+4)

Cremona 6.527 (+7)

Lecco 2.774 (+3)

Lodi 3.522 (+7)

Mantova 3.398 (+2)

Monza e Brianza 5.603 (+10)

Pavia 5.433 (+4)

Sondrio 1.505 (+6)

Varese 3.736 (+12)

e 1.999 in fase di verifica.

Straniero: «Regione mantenga impegni con medici e infermieri»

Sulla nota dei sindacati relativa alla delibera regionale del 9 giugno, con cui Regione Lombardia definisce le modalità di applicazione del premio assegnato al personale dipendente del Servizio sanitario regionale che ha lavorato in prima linea durante l'emergenza Covid-19, interviene Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd: «È una vergogna che la Regione non mantenga gli accordi fatti con i sindacati di medici e infermieri che sono stati in prima linea a combattere il Covid. Poche settimane fa si erano accordati per un premio fino a 1.250 euro che oggi, dopo la delibera regionale, si scopre che sarà dimezzato».

Aggiunge Straniero: «È assurdo che si usino i soldi destinati a questi lavoratori per scontare tasse e oneri agli ospedali di appartenenza. Chiediamo alla Regione di rivedere la delibera e, se occorre, di aumentare la dotazione economica per mantenere gli impegni presi, perché questi medici e infermieri meritano rispetto per l'abnegazione e la professionalità con cui hanno affrontato mesi difficilissimi».

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