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Cronaca

A Varenna il corso di ottica e fotonica della scuola internazionale di fisica

La società italiana di fisica ospita, dal 30 giugno al 5 luglio, a Varenna, in Villa Monastero, la prestigiosa scuola internazionale di fisica "Enrico Fermi"

Si inaugura il 30 giugno a Varenna, presso la Villa Monastero, il corso “Frontiers in Modern Optics" della prestigiosa scuola internazionale di fisica “Enrico Fermi” della società italiana di fisica.

Il corso è finalizzato alla formazione delle prossime generazioni di scienziati nel campo dell’ottica e fotonica.
Promossa dai professori John Dudley (Università di Besancon, Francia), e Daniele Faccio (Heriot-Watt University, Edimburgo), la Scuola si propone di presentare agli studenti le piu’ recenti scoperte nel campo della fisica dei laser, dell’ottica quantistica e della fotonica.

Più di 60 dottorandi e post-doc, provenienti da tutto il mondo, seguiranno le lezioni di esperti di elevatissimo prestigio internazionale sui argomenti che spaziano dalla nanotecnologia alla fisica quantistica.

L’era moderna e’ caratterizzata e dominata dallo sviluppo di nuove, incredibili tecnologie grazie alle quali la luce diventa anche veicolo di informazione, fonte di ricchezza e strumento cruciale per l’avanzamento della nostra conoscenza dell’universo. Senza la luce che corre nelle fibre ottiche, internet, facebook e google non sarebbero possibili.

L’invenzione della fibra ottica e il suo perfezionamento negli anni ’70-’80 ha portato ad una vera rivoluzione, portandoci nell’era dell’informazione. Qualunque informazione vogliamo, e’ alla portata della nostra tastiera, grazie alla luce. Ma anche grazie alla nano-tecnologia che, simile al processore di un computer, permette di compiere migliaia di operazioni sui segnali luminosi su un unico chip grosso come una moneta.

La luce e’ anche strumento di misura: arcobaleni di luce colorata, generati con una cadenza nel tempo talmente perfetta da formare l’orologio piu’ preciso che abbiamo con applicazioni che vanno dalla diagnosi di tumori all’astronomia. In questi ultimi anni abbiamo anche imparato a piegare la luce in modi del tutto inaspettati: puo’ formare pallottole che propagano su distanze lunghissime e in grado di modificare l’atmosfera, fino a guidare scariche elettriche e forse un giorno anche fulmini dal cielo.

Altri hanno usato queste pallottole di luce per creare piccole nuvole di vapore nell’aria ed e’ stato generata anche la prima neve artificiale con questa tecnica. Quello che inizialmente era una curiosita’ da laboratorio sta attraendo sempre piu’ interesse: forse un giorno riusciremo ad usare la luce per controllare il tempo meteorologico.

Infine, l’ultima frontiera, la luce nella sua manifestazione piu’ misteriosa: a intensita’ bassissime serve una teoria quantistica per spiegare il suo comportamento e capire come usarla per una nuova crittografia impossibile da violare e capire forse anche l’origine dell’universo.
Il 2015 sara’ l’anno internazionale della luce e questa scuola promette di aprire nuovi orizzonti per una nuova generazione di scienziati, pronti a spingere i confini della conoscenza del nostro Universo ancora un po’ più avanti con nuove teorie e tecniche sperimentali.

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