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Cronaca Corso Carlo Alberto

"Curve Stupefacenti": arrestati due spacciatori seriali

I carabinieri di Lecco hanno catturato due dei quattro componenti di una banda lecchese. Il primo, un 19enne straniero, si era barricato in un'abitazione di Malavedo

Un'operazione lunga e complessa dei Carabinieri di Lecco ha portato all'arresto di Youssef Sila (19) e Andrea Colombo (32), entrambi facenti parte di una gang di spacciatori ed entrambi già conosciuti dalle forze dell'ordine per aver compiuto in passato il medesimo reato. Sila, in particolare, era a capo dell'organizzazione, composta anche da altri due cittadini stranieri (diversamente da lui irregolari, ndr), sulle cui traccie ci sono i militari stessi. 

L'operazione "Curve stupefacenti" si è conclusa nella prima fase di arresti nella mattinata di ieri, quando proprio Sila, ufficialmente senza fissa dimora, è stato tratto in arresto a Malavedo dopo un blitz condotto con i vigili del fuoco, che hanno dovuto letteralmente stanare il malvivente, barricatosi in casa con un machete.
Colombo, invece, è stato arrestato presso una comunità della provincia dove si stava recando autonomamente, presumibilmente per depistare le indagini.

Il "giro" complessivo degli affari è stimato sui 40mila euro, mentre nell'abitazione del nordafricano sono stati rinvenuti, all'interno di un borsone, 4,6 kg di hashish, della cocaina e ulteriori 370 grammi eroina, oltre alla somma di 17mila euro. Le zone di spaccio sono quelle della Sp63 (Ballabio-Morterone) e di via Resinelli, entrambe facenti parte del comune di Ballabio: i malviventi ricevevano gli acquirenti dopo averli fatti addentrare nella zona boschiva e sopraelevata rispetto alla strada, il che ha reso difficile l'attività dei carabinieri.

Tra gli acquirenti, un centinaio e di età compresa tra 18 e 40 anni, sono stati identificate persone residenti tra Lecco, Alto Lago e Valsassina: tutti sono stati intimiditi dallo stesso machete poi utilizzato da Sila nella sua strenua resistenza di ieri.
"L'acquisizione degli stupefacenti - spiega il maggiore La Rocca - avveniva nella zona milanese, raggiunta via macchina tramite la SS36. I malviventi utilizzavano un linguaggio in codice per identificare sostanza, quantità e prezzo ("pizza, funghi, caffè, quella bianca...", ndr). Va fatto notare che le acquirenti femminili non di rado hanno pagato la droga con delle prestazioni sessuali.

"Curve stupefacenti": due arresti per spaccio ©Bonacina/LeccoToday

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