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Cronaca

Spaccio nel "DarkNet", proseguono le indagini: perquisizioni in tutta Italia

I controlli sono stati coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Questura di Lecco

27 perquisizioni in 17 province italiane quelle coordinate - ieri, giovedì 29 giugno - dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Questura di Lecco, squadra mobile, come risultato della indagini proseguite dopo la maxi-operazione che - a fine aprile - smascherò il mondo del "DarkNet", con arresti nel nord-Italia.

I "controlli", in particolare, sono stati eseguiti nella provincie di Belluno, Biella, Bologna, Mantova, Firenze, Matera, Milano Perugia Pesaro-Urbino, Potenza, Rimini, Salerno, Siena, Sondrio, Trieste, Udine, Venezia, Verona.

In manette, al termine delle perquisizioni, T.D. classe 1998 di Paterno (PZ) poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente di tipo hashish e marijuana, oltre ad una coltivazione artigianale di marijuana; mentre altre 8 persone sono state denunciate perché in possesso di considerevoli quantitativi di droga naturale e sintetica, da destinare allo spaccio sui territori di provenienza e 4 segnalate come assuntori.

"Questo ulteriore passaggio - spiegano dalla Questura - evidenzia e conferma la diffusione del fenomeno della vendita on line di sostanza stupefacente, in particolare nel DarkNet che per la sua struttura a nodi, consente di intraprendere contatti diretti, anonimi e senza intermediari con spacciatori di droga e trafficanti di armi o di qualunque altra merce illegale; tali acquisti vengono effettuati utilizzando la valuta "digitale" nota come Bitcoin, che si basa su un algoritmo matematico e, quindi, non essendo collegata ad alcuna materia prima, non subisce nella quotazione l'influenza di fattori 'esterni' (in primis crisi nazionali o conflitti) ma solo delle variazioni fra domanda ed offerta".

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