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Cronaca

Minacciarono troupe con cameraman lecchese ai cortei No Green pass: denunciati

Quattro manifestanti sono accusati di violenza privata aggravata: nelle scorse settimane intimidirono giornalista del Tg5 e i suoi collaboratori. Perquisizioni nelle loro abitazioni

"Terroristi", "Buffoni", "Venduti", i soliti refrain gettati in faccia ai giornalisti e agli addetti ai lavori che cercano di fare il proprio mestiere. E poi spintoni e intimidazioni. 

Così si erano comportati alcuni dei manifestanti ai cortei contro il Green pass andati in scena nelle scorse settimane a Milano, come aveva raccontato a LeccoToday il cameraman lecchese Luca Raffaele al seguito di una troupe del Tg5 con il giornalista Enrico Fedocci (e come si può vedere dai video diffusi dallo stesso cronista sui propri canali social). All'alba di venerdì 12 novembre, riferiscono i colleghi di MilanoToday, a casa degli aggressori sono scattate le perquisizioni.

In particolare i carabinieri del Nucleo informativo del comando provinciale di Milano venerdì hanno eseguito quattro decreti di perquisizione, emessi dalla Sezione distrettuale antiterrorismo della Procura di Milano, coordinata da Alberto Nobili, nei confronti di altrettanti "No Green pass".

Impedito l'esercizio del diritto/dovere di cronaca

I quattro sono indagati per aver messo in atto atteggiamenti prevaricatori nei confronti di alcuni giornalisti, tanto da impedire l'esercizio del diritto/dovere di cronaca durante i cortei che si sono tenuti nel centro cittadino le scorse settimane. I manifestanti devono rispondere del reato di violenza privata aggravata (poiché commessa nel corso di manifestazioni in luogo pubblico).

I cortei in cui sono verificate le aggressioni - avvenute ai danni di un giornalista del Tg5 e di un giornalista dell'Ansa - sono quelli del 16, 23, 30 ottobre e 6 novembre.

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