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Cronaca Via Quarto

Il divieto non ferma le camminate: «Presenze alla Cappelletta del San Martino»

Brusadelli, capogruppo degli Alpini di Rancio-Laorca, segnala la presenza illegale di alcune persone

Non c'è divieto che tenga. Nonostante l'ordinanza emessa venerdì dalla Prefettura di Lecco, infatti, la bella giornata odierna non ha fatto desistere qualche escursionista dal rompere il veto e salire alla Cappelletta della Madonna del Carmine al San Martino, frequentatissima meta che si raggiunge dal rione di Rancio. Come segnalato da Salvatore Brusadelli, capogruppo del Gruppo Alpini di Rancio-Laorca, «mi hanno avvissato che alla Cappellina ci sono delle persone, indubbiamente con tanta ignoranza».

Nel pomeriggio di venerdì, inoltre, sono stati transennati anche i sentieri che conducono alla fascia montana: tutti avvertimenti e provvedimenti che, evidentemente, non sono bastati per far desistere. 

L'ordinanza: «Vietato percorrere i sentieri»

In ragione dell’importante e significativo trend di crescita di contagi nel territorio provinciale, il Prefetto ha chiesto alle Forze dell’Ordine controlli ancora più incisivi perché, a fronte di una situazione sanitaria grave, non può esservi spazio per nessuna interpretazione lasca della normativa. 

D’intesa con il Sindaco di Lecco ed il Presidente della Provincia, saranno adottate ulteriori misure restrittive tese al contenimento del contagio da Covid-19 in tutte le situazione per le quali non vi è garanzia del rispetto delle misure di distanza imposte dalla normativa. In particolare, già dalla giornata di domani, saranno chiusi:

  • casette distributrici di acqua e di latte;
  • cimiteri;
  • piste ciclabili.

Saranno, inoltre, interdetti i sentieri che portano dalla città alla fascia montana. Serrati controlli saranno svolti anche in alta montagna e in tutte le stazioni, anche minori. Le sopracitate interdizioni sono da ritenersi valide su tutto il territorio provinciale.

«Si rammenta che è fatto assoluto divieto di spostarsi in seconde case e case vacanze e che qualsiasi violazione sarà severamente sanzionata», spiega ancora una volta la Prefettura di Lecco.

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