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Cronaca

Caso Englaro, per il Consiglio di stato Eluana aveva il diritto di morire in Lombardia

La sentenza di mercoledì dichiara illegittima la decisione del Pirellone che nel 2009 vietò di sospendere le terapie alla donna su tutto il territorio regionale: Formigoni aveva l'obbligo di garantire a Eluana il diritto di morire, come autorizzato dalla sentenza della Cassazione.

Mercoledì 3 settembre il Consiglio di stato ha dichiarato illegittima la decisione della Regione Lombardia che all'inizio del 2009 vietò la sospensione delle terapie per Eluana Englaro, costringendo la famiglia a trasferire la donna nella clinica "La quiete" di Udine, dove alimentazione e idratazione vennero sospese seguendo il protocollo medico autorizzato dalla Corte di cassazione, e dove Eluana potè morire il 9 febbraio.


Secondo il Consiglio di stato, infatti, la Regione e l'allora presidente Roberto Formigoni avevano l'obbligo di garantire la sospensione delle terapie alla donna. 


«È una sentenza molto importante sul piano del diritto», spiega a l'Espresso Vittorio Angiolini, avvocato costituzionalista che ha seguito la famiglia Englaro nell'odissea giudiziaria che ha dovuto affrontare. «I magistrati stabiliscono che la Regione era tenuta a fornire le cure alla paziente Englaro e che il diritto di avere una cura comprende, in se stesso, il diritto di interromperla


«La vicenda di Eluana porta avanti delle libertà fondamentali del cittadino di fronte alle istituzioni. E questa sentenza chiarisce ulteriormente il senso della decisione della Cassazione, che viene chiarita dentro l’organizzazione sanitaria», aggiunge papà Beppino Englaro. «Questa sentenza dimostra ancora una volta che c’è un prima e un dopo Eluana, e che sono i cittadini qualunque, come siamo tutti noi, ad avere la possibilità di cambiare veramente le cose dal basso, nel concreto».


Con la decisione di ieri, si apre ora per la famiglia Englaro la questione del risarcimento dei danni: se il comportamento di Formigoni e di Carlo Lucchina (allora direttore della Sanità lombarda), che costrinse la famiglia lecchese a mesi di polemiche e tentativi di porre fine alla condizione in cui si trovava Eluana, oggi è illegittimo, i genitori intendono valutare il da farsi. L'ipotesi, però, è che sarà coinvolta non solo la Regione, ma anche Formigoni e Lucchina, in quanto decisero materialmente il divieto di sospendere le cure in tutto il territorio regionale.

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