Ernesto Palermo sviene durante il secondo confronto con i pubblici ministeri
Secondo i legali, Palermo dovrebbe essere trasferito in una struttura sanitaria idonea o ai domiciliari perchè molto provato
Secondo giorno di interrogatorio innanzi ai Pm per Ernesto Palermo che, ancora una volta, si è trovato a rispondere sul suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta Metastasi che qualche mese fa ha visto in manette anche l'ormai ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, scarcerato dopo due mesi e mezzo di reclusione.
Questa volta, durante il confronto di venerdì 27 giugno con i pubblici ministeri, Palermo non ha retto alle domande incalzanti dei magistrati e, provato dalla situazione, è svenuto nel bel mezzo dell'interrogatorio.
I suo legali Belloni, Elia e Belvedere sostengono che, vista la fragile situazione del suo assistito, Palermo dovrebbe essere trasferito ai domiciliari o in una struttura sanitaria idonea.
Accusato di associazione di stampo mafioso e di essere stato da mediatore tra la criminalità organizzata e le amministrazioni di Lecco, Palermo ha sempre negato le accuse a suo carico.