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Cronaca Via Gondola, 14

Evadono oltre trenta milioni grazie alle fatture false di due aziende: scattano tre denunce

L'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Lecco, unitamente ai Sostituti Procuratori Paolo Del Grosso e Andrea Figoni, ha permesso di risalire a un corposo giro d'affari illegale

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecco, coordinati dai Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Lecco, Dott. Paolo Del Grosso e Dott. Andrea Figoni, hanno svolto un’articolata attività di indagine nei confronti di due società del Lecchese operanti nel settore del commercio all’ingrosso di mobili per uffici e negozi. Entrambe, secondo quanto risultato dalle indagini, sono risultate coinvolte in un articolato sistema di frode all’Iva.

Truffa per oltre trenta milioni di euro

Attraverso l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti per oltre trenta milioni di euro, rinvenute a seguito all'attività di perquisizione eseguita presso le imprese destinatarie della merce, le due società cartiere, amministrate dal delle teste di legno e prive di una reale struttura organizzativa, operavano consistenti acquisti da fornitori intracomunitari, oltre che dalla Repubblica di San Marino. Successivamente i beni venivano venduti a operatori economici dislocati su tutto il territorio nazionale a un prezzo inferiore o pari a quello d’acquisto, a fronte dell’assenza dei prescritti obblighi dichiarativi e di versamento delle imposte. Il meccanismo consentiva, al destinatario finale, di acquistare la merce a un prezzo concorrenziale rispetto al mercato regolamentare, causando danno delle imprese sane.

Le successive attività di indagine hanno visto anche la collaborazione degli organi collaterali esteri attraverso la richiesta di rogatoria internazionale avanzata dal Pubblico Ministero titolare delle indagini. Inoltre, l’esecuzione di numerose perquisizioni presso le sedi dei destinatari finali, dislocati su tutto il territorio nazionale, ha permesso di sottoporre a sequestro considerevole documentazione contabile ed extra-contabile, unitamente a supporti informatici contenenti i dati relativi alla frode fiscale.

Denunciati in tre

L’intera attività ha consentito all’Autorità Giudiziaria inquirente di disporre il fallimento di una delle imprese coinvolte nella frode fiscale e la denuncia di tre soggetti a vario titolo coinvolti per i reati di cui agli artt. 4, 5 e 8 del D. Lgs. n. 74/2000. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, nei confronti di una delle società verificate, ha emesso un avviso di accertamento con la contestazione di un imponibile non dichiarato per circa ventotto milioni di euro e una maggiore imposta evasa per oltre sei milioni di euro.

«L’azione ispettiva s'inquadra in un più ampio quadro d'intensificazione delle attività di polizia economico-finanziaria disposte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza sul territorio lecchese, volte al contrasto delle forme più gravi e diffuse di evasione fiscale che producono effettivi negativi per l’economia, ostacolando la normale concorrenza tra imprese e danneggiando le risorse economiche dello Stato», spiegano dal Comando Provinciale di via Gondola.

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