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Cronaca Via Graziano Tubi

Fondo "SOStengo", aperto il nuovo bando per gli aiuti alle coppie separate con figli disabili

Scade il 30 settembre il bando per chiedere il contributo regionale

È aperto da oggi 26 agosto il bando per accedere al fondo SOStengo, finanziamento regionale dedicato ad aiutare i genitori legalmente separati con figli gravemente disabili che si trovino in situazioni di grave disagio economico.

Si tratta di una carta prepagata su cui vengono accreditati 400 euro al mese per un massimo di 6 mesi: la cifra viene concordata tramite un patto di corresponsabilità che va sottoscritto con il consultorio familiare.

I moduli per fare richiesta si possono ritirare nei consultori familiari del territorio o scaricare dal sito dell'Asl, e vanno consegnati entro le 12 del 30 settembre prossimo, presso l'Ufficio protocollo di uno dei presidi di Lecco, Merate oppure Bellano.

Per poter accedere al fondo è necessario essere in possesso di specifici requisiti al momento della presentazione della domanda, elencati di seguito:

  • essere in stato di separazione legale da non più di tre anni;
  • essere divorziati da non più di due anni purché non siano trascorsi più di 5 anni dalla data della sentenza di separazione o dall’omologazione degli accordi di separazione consensuale;
  • avere figli nati dall’unione dei coniugi che richiedono il beneficio, oppure adottati durante il matrimonio, minori o maggiorenni portatori di disabilità grave;
  • essere residenti nella Regione Lombardia da almeno cinque anni continuativi al momento della domanda e attualmente residenti nel territorio dell’ASL di Lecco;
  • essere destinatari di provvedimenti, anche provvisori e urgenti, emessi dall’Autorità giudiziaria, che disciplinano gli impegni economici e/o patrimoniali;
  • presentare una attestazione ISEE uguale o inferiore a 15mila euro.

 Non possono presentare domanda i soggetti che hanno già ottenuto il contributo nella fase di sperimentazione del fondo Sostengo, i coniugi separati o divorziati che vengono meno ai loro doveri di cura e di mantenimento dei figli, e i soggetti condannati per reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori, con sentenza passata in giudicato.

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al consultorio familiare presente sul proprio territorio.

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