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Cronaca Malgrate / Via Roma

Tragedia alla Fiocchi: giovedì l'ultimo saluto ad Elsa, investita da un camion

L'operaia è stata dichiarata deceduta nella giornata di domenica, dopo giorni di agonia a causa dell'incidente avvenuto presso la storica azienda di via Santa Barbara

Si terranno alle 15.30 di giovedì 29 novembre, a Malgrate, i funerali di Gelsomina Lanzilli. Elsa, 45 anni, è stata dichiarata morta domenica sera, dopo cinque giorni di agonia. Investita il martedì precedente alla "Fiocchi Munizioni", storica azienda di via Santa Barbara in cui lavorava, da un camion in fase di manvora, non è riuscita a riprendersi dal forte trauma.

La tragedia

Dopo cinque giorni di battaglia, e di speranza dei familiari e degli amici, si è spenta Gelsomina Lanzilli, 45enne di Malgrate, vittima di un incidente all'ingresso della Fiocchi Munizioni nel primo pomeriggio di martedì scorso.

Investita da un camion, grave dipendente della Fiocchi

Elsa, com'era conosciuta da tutti, è spirata in seguito alle lesioni riportate nell'incidente, nonostante in un primo momento, subito dopo essere stata soccorsa, non sembrassero così gravi. Da qualche giorno, però, il suo quadro clinico si era complicato, sino alla morte sopraggiunta domenica pomeriggio.

La donna, martedì scorso, si stava recando all'azienda di Santa Barbara per sostenere il secondo turno di lavoro (14-22), quando non si sarebbe accorta di un camion in manovra ed era stata investita. Soccorsa in azienda e trasportata in ospedale, era stata successivamente ricoverata in Rianimazione.

Dopo l'incidente, sciopero di due ore alla Fiocchi

Gelsomina Lanzilli ha lasciato il marito Salvatore e due figli di 17 e 15 anni. Sgomento tra i colleghi della Fiocchi. I parenti hanno acconsentito alla donazione degli organi.

Il Codacons: «Esposto in Procura»

Sulla tragedia si è espresso anche il Codacons: «L'operaia 45enne è stata investita da un camionista in manovra ai cancelli dello stabilimento di proiettili di via Santa Barbara mentre stava per cominciare il proprio turno di lavoro. L'operaia è stata trasportata all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, ove i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne la morte cerebrale e dichiararne il decesso senza che lei si fosse mai più ripresa, nonostante due interventi chirurgici d’urgenza per cercare di salvarla. In seguito all'accaduto i colleghi operai già l’altro giorno hanno incrociato le braccia per un paio d’ore per reclamare più sicurezza. Il Codacons presenta esposto in Procura al fine di accertare il rispetto delle norme di sicurezza all'interno della ditta e se siano prospettabili negligenze od omissioni idonee a configurare responsabilità penali. Non è possibile soprassedere sopra la sicurezza dei lavoratori, è opportuno verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza e ricostruire nel dettaglio la dinamica del fatto per evitare che in futuro si verifichino nuovamente simili episodi».

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