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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Galbiate

Galbiate, Adriano Celentano sul caso Cucchi: "Ora nessuna guardia potrà ucciderti"

IL "Molleggiato" scrive una lettera sul suo blog dedicata al geometra romano morto nel 2009, dopo la sentenza d'appello che ha assolto tutti gli imputati.

La sentenza d'appello dello scorso 31 ottobre che ha assolto tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi, geometra romano morto nel 2009 dopo essere stato arrestato per droga, ha scatenato le reazioni di tutto il Paese.

Moltissimi i commenti sui siti web e i social network, da parte dei cittadini comuni e di molti vip, che hanno espresso e continuano a esprimere in questi giorni il loro punto di vista su una vicenda di grande portata.

Da Galbiate, anche Adriano Celentano ha detto la sua: lunedì 3 novembre è comparsa sul suo blog una lettera dedicata a Stefano Cucchi, nella quale accusa i medici responsabili delle mancate cure al 31enne scomparso, definendoli "ignavi".

«Hai capito adesso in che mondo vivevi? Certo dove sei ora è tutta un’altra cosa - scrive il "Molleggiato" - L’aria che respiri ha finalmente un sapore. Quel sapore di aria pura che non ha niente a che vedere con quella maleodorante che respiravi qui sulla terra. Lì, dove sei adesso, c’è la LUCE, la LUCE vera!!! Che non è quella flebile e malata di quei giudici “ignavi” che, come diceva Dante, sono anime senza lode e senza infamia e proprio perchè non si schierano nè dalla parte del bene e nè da quella del male sono i piu’ pericolosi, e giustamente il Poeta li condanna».

«Ma adesso dove sei tu è tutto diverso. Lì si respira l’AMORE del “Padre che perdona” - si legge ancora nella lettera - e non di chi ti ha picchiato e massacrato fino a farti morire. Sei finalmente libero di amare e scorrazzare fra le bellezze del Creato, senza piu’ il timore che qualche guardia carceraria ti rincorra per ucciderti. Perchè dove sei tu non si può morire. La morte non è che un privilegio dei comuni mortali e quindi proibito a chi non ha la fortuna di nascere. Un privilegio dell’ANIMA che, se non la uccidiamo del tutto, ci riconduce alla Vita ETERNA».

Oltre a Celentano, anche Lorenzo Jovanotti è stato fra coloro che si sono schierati a fianco della famiglia Cucchi dopo la sentenza, pubblicando un lungo post su Facebook, che si può leggere integralmente nell'articolo di Today.it.

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