Garbagnate, sequestrata manifattura di abiti cinesi
Nel capannone vivevano e lavoravano 18 persone, inclusi due clandestini. I tre gestori, immigrati regolari, sono stati denunciati per favoreggiamento all'immigrazione clandestina e per reati riguardanti le condizioni di lavoro.
Nella mattinata di venerdì 19 settembre, agenti della Polizia e personale dell'Ufficio immigrazione hanno posto sotto sequestro un capannone di Garbagnate Monastero, dove alcuni cittadini cinesi lavoravano per produrre capi di alta moda.
Nel capannone, gestito da 3 cinesi con regolare permesso di soggiorno, è stato trovato anche un locale dormitorio e un angolo cucina, in modo che i lavoratori potessero dormire e cucire senza soluzione di continuità.
Già il 2 settembre scorso i militari avevano svolto una prima ispezione nel capannone, identificando 18 persone, di cui due clandestine, per le quali era stato quindi avviato il procedimento di espulsione. Procedimento che attualmente è stato sospeso per esigenze giudiziarie.
I tre cinesi sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria per reati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina e altri riguardanti le norme sulla salubrità degli ambienti di lavoro e sulla condizione dei lavoratori.
Venerdì sono stati posti i sigilli ai macchinari, in attesa di proseguire gli accertamenti sulle ipotesi di reato contestate.