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Cronaca

Fischi durante Turchia-Grecia, Rossi: "Indignato, sport non sia usato per seminare violenza"

L'Assessore e campione olimpico commenta il gesto dei tifosi turchi che hanno interrotto il minuti di silenzio in onore delle vittime di Parigi

Momenti di grande imbarazzo e tensione a Istanbul nella serata di ieri 17 novembre, poco prima del fischio di inizio dell'amichevole fra la nazionale di calcio turca e la Grecia.

Durante il minuto di silenzio dedicato alle vittime degli attentati di Parigi, un gruppo di tifosi turchi ha iniziato a fischiare e a gridare inneggiando alla grandezza di Allah, prima, e a intonare canti a favore del presidente turco Erdogan, poi. Il tutto sotto gli occhi del premier Ahmet Davutoğlu e del suo omologo greco, Alexis Tsipras.

Il gesto ha suscitato reazioni e commenti sia nel mondo della politica, sia in quello dello sport, fa cui quello, indignato, dell'Assessore regionade e campione olimpico lecchese Antonio Rossi: «Da Assessore e da atleta non posso che dirmi indignato da quanto successo a Istanbul durante Turchia-Grecia». 

«Quei fischi che hanno interrotto il minuto di silenzio e quelle urla hanno profondamente insultato le vittime della tragedia di Parigi, i valori fondanti dell’Europa nella quale la Turchia aspira ad entrare e lo sport che non può essere mai strumento di morte, violenza, insulti e divisioni - ha detto l'Assessore - Gli stadi sono luoghi di gioia e  di svago da passare con le proprie famiglie. Per questo i terroristi hanno messo nel mirino questi simboli di aggregazione. Lo sport non sia usato strumentalmente per seminare violenza e odio».

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