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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piazza Giuseppe Garibaldi, 4

Graziano Guiotto in visita a Leggermente con il suo "Il Goring antinazzista"

Alcuni alunni del Parini e dell'Istituto Grafico Moda e Designer, tappa nei giorni conclusivi della rassegna Leggermente, hanno partecipato alla presentazione del libro "Il Goring antinazzista" scritto da Graziano Guiotto dedicato a Albert fratello di Hermann seconda potenza dopo Hitler.

Una pagina triste della II guerra mondiale, come il nazismo, ha fatto tappa nei giorni conclusivi della rassegna Leggermente, dove alcuni alunni del Istituto Tecnico Parini e dell'Istituto Grafico Moda e Designer, entrambi di Lecco, hanno partecipato alla presentazione del libro "Il Goring antinazzista" scritto da Graziano Guiotto dedicato a Albert  fratello di Hermann seconda potenza dopo Hitler

"Questo libro - ha detto l'autore - è nato dalla curiosità, quella di voler sapere chi era quell’uomo che ha salvata una donna dal lager, quando un centinaio di parenti, mamma, papà, fratello, ecc., furono uccisi nelle camere a gas".

"Il primo - prosegue Guiotto - arricchito da questa curiosità, sono io. Non perché ho scritto una biografia di Albert Goering, ma perché ho capito che mi devo dar da fare per fare in modo che a quest’uomo vengano riconosciuti, anche dallo Stato di Israele, i meriti che ha, nonostante il macigno del cognome. Anche i buoni devono fare storia. Ho parlato quindi di Hanka Weissenstein, la novantenne nonnina che all’epoca dei fatti aveva 19 anni e dell’incontro drammatico con Albert Goering sul treno della fuga da Praga, sul rapporto tra Hermann e Albert Goering, su come Albert aiutava ebrei e oppositori al regime nazista"

"Albert spina nel fianco della Gestapo - conclude l'autore - il suo lavoro in Skoda come direttore delle esportazioni, sabotatore delle linee di produzione e confidente della resistenza, alla quale passava informazioni importanti, tipo la data dell’invasione nazista della Francia; i processi subiti da parte di americani prima, cecoslovacchi poi. Ambedue tifosi: si chiamava Goering e tanto bastava per essere colpevole, visto che non leggevano gli atti e lo confondevano con altro Goering, un cugino nazista di nome Herbert. Nel dopoguerra nessuno gli diede un lavoro, a causa del cognome; morì povero, sposando una settimana prima della morte (20 dicembre 1966), la donna che era stata sua governante, per passarle la pensione".

Questo è il quadro di quanto l'autore ha voluto spiegare ai ragazzi che ora hanno nuovi spunti di riflessione e di studio perchè la "memoria" non venga dimenticata.

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