Il Codacons sulla videosorveglianza: "La sola tecnologia non basta"
Il Coordinamento vede di buon l'occhio l'avvento di questi sistemi, ma chiede una maggior presenza di agenti sul territorio
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday
E’ partito il modello di vigilanza elettronica sul territorio di Lecco e provincia attraverso l’utilizzo di telecamere, poste nei principali punti viabilistici, che registrano le targhe di ogni veicolo in transito e avvisano la centrale operativa della Questura del passaggio di auto sospette, le cui targhe sono state appuntate nella black list delle forze dell’ordine.
Sette comuni vi fanno già parte e la rete tecnologica è destinata ad allargarsi: altri 23 territori della provincia hanno avuto il via libera alla loro adesione al sistema video di tracciabilità delle targhe e altri starebbero per presentare la loro domanda.
Un sistema di videosorveglianza per combattere il deserto lasciato sulle strade dalle forze pubbliche? Non è ammissibile che alcune telecamere sostituiscano il lavoro di pubblica sicurezza che dovrebbe invece essere svolto dalle forze dell’ordine.
Le tecnologie non bastano, le strade devono essere monitorate da pattuglie a disposizione 24 ore su 24 per combattere criminalità e guida pericolosa.
I cittadini, soprattutto in questo periodo storico, hanno bisogno di sentirsi sicuri e la presenza delle forze dell’ordine sulle strade aiuterebbe molto e garantirebbe sicurezza in più per tutti.
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