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Carte di credito clonate, ai domiciliari il patron del Lecco

L'inchiesta "Walking Card" della Guardia di Finanza di Siracusa. I dettagli

C'è anche Daniele Bizzozero, patron della Calcio Lecco, tra gli indagati della Procura di Siracusa nell'inchiesta "Walking Card".

La Finanza di Siracusa - nella mattinata di martedì 5 aprile - ha eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 11 soggetti, alcuni arrestati per associazione a delinquere finalizzata all'indebito utilizzo di carte di credito clonate, altri per uso indebito di carte di credito.

L'operazione rappresenta l'esito di articolate indagini, che hanno preso il via da una complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe a società finanziarie ed istituti di credito della provincia aretusea.

L'attività investigativa ha permesso di individuare una presunta associazione a delinquere composta da 11 soggetti operanti su tutto il territorio nazionale (Siracusa, Catania, Roma, Ravenna, Reggio Emilia, Milano, Monza-Brianza e Varese).

Il Gip Tripi ha disposto l'applicazione di misure cautelari personali: 4 misura di custodia in carcere, 4 arresti domiciliari, 3 obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria; in totale 11 misure coercitive.

Il presunto promotore e l'organizzatore dell'associazione è risultato Luciano Di Nicola, già sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora; suo il compito di: contattare soggetti, riunirli e organizzare movimenti e compiti.

Gli investigatori sono riusciti a ricostruire i compiti assegnati a ciascun componente avrebbe svolto:

  • il centro per la gestione informatica con sede a Catania, era assicurato da Antonino Agatino Messina; suo il compito di decriptare i codici acquisiti illecitamente delle carte degli ignari possessori, attraverso un'apparecchiatura posizionata sui P.O.S. di commercianti compiacenti;
  • un gruppo di soggetti con il ruolo di "procacciare" nel nord Italia titolari di esercizi commerciali presso cui utilizzare le carte clonate: Giovanni Taccia, Lombardo Rocco, Luigi Spera (già coinvolto nel procedimento relativo alla tentata estorsione ai danni dei familiari di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma), Flavio Laudani, Enzo Cesarini;
  • un gruppo di tecnici con incarichi definiti: Vincenzo e Cristian Saccone, addetti all'inserimento dei codici sulle carte ed anche all'effettuazione delle "strisciate" dopo aver contattato gli esercenti compiacenti; Antonino Scardino, responsabile della logistica;
  • una serie di soggetti titolari di esercizi compiacenti: Daniele Bizzozero, imprenditore titolare di una importante concessionaria di auto motonautica e patron del "Lecco Calcio 1912" che - solo in 2 differenti strisciate - avrebbe fatto girare la somma di 140mila euro. (per ascoltare l'audio dell'intercettazione di Bizzozero: clicca qui.)

Le modalità operative utilizzate dall'organizzazione consistevano nell'acquisizione illecita dei codici attraverso apparecchiature installate sui POS di commercianti compiacenti, nonchè nell'inserimento dei numeri di codice, su una nuova carta al fine di nuovo utilizzo apparentemente lecito, nella ricerca di esercizi commerciali compiacenti, per strisciare le carte nel relativo POS ed ottenere la disponibilità di ingenti somme sui conti correnti legati al POS. Poi, veniva monetizzata la "strisciata", tramite il titolare del negozio che si recava in banca a prelevare, dividendo il ricavato secondo percentuali stabilite (circa il 50%).

Il procuratore dott. Francesco Paolo Giordano ha dichiarato che - questo risultato - costituisce l'avvio di ulteriori investigazioni di riscontro e sviluppo dei temi di indagini già attenzionati, che costituiscono il tessuto probatorio già consolidato mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, osservazioni e pedinamenti, monitoraggio tramite GPS, indagini patrimoniali e bancarie, con l'uso di tecnologie informatiche.

La squadra ha espresso la propria solidarietà al patron.

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