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Incidenti stradali Calolziocorte / Via Giuseppe Mazzini

"Investito mentre andavo in bici. L'uomo alla guida mi ha però fornito dati falsi"

Il racconto di un 63enne calolziese che ha sporto denuncia per l'accaduto: "Quel camionista si è fermato dicendomi poi di raggiungerlo in ditta per pratiche e risarcimenti. Ma raggiunto il posto non ho trovato nulla"

“Un camion mi ha travolto mentre mi trovavo in sella alla mia bicicletta alla rotonda del Pascolo. Ha risucchiato le ruote distruggendo la bici. Io per fortuna sono rimasto ferito solo a un piede, un piccolo miracolo dato l’accaduto. Il camionista poi, sceso per accertarsi delle mie condizioni, mi ha fornito un nome dicendomi di andare a trovarlo in ditta appena sarei stato meglio per per le pratiche del caso. Appena mi sono ripreso ho raggiunto il luogo indicato, ma il suo nome era falso e l’azienda non esisteva”.

Protagonista, suo malgrado, della brutta vicenda, è G. C. 63 anni, residente a Calolziocorte. Il 23 ottobre l’uomo ha sporto denuncia ai Carabinieri, una querela di parte per poter rintracciare l’autista dal quale si è sentito beffato. L'incidente è avvenuto alla rotatoria tra via Mazzini e viale De Gasperi. “Mi sono già rivolto all’assicurazione per eventuali risarcimenti e ai Carabinieri per rintracciare quel camionista - aggiunge G.C. - Più che altro sono rimasto molto deluso e arrabbiato per un comportamento che reputo inaccettabile. Io ero in difficoltà, ho dato fiducia a quella persona e lui mi ha detto delle falsità. È vero, si è fermato per vedere come stavo, e questa è la cosa più importante, ma ciò non toglie che ha poi cercato di fare il furbo evitando la fase successiva della definizione delle responsabilità e dei danni da risarcire al sottoscritto”.

Pascolo rotonda-2

La rotatoria in frazione Pascolo a Calolzio.

Il calolziese ha quindi precisato che al momento dell’incidente non ha chiamato le forze dell’ordine o i soccorsi e che non è riuscito a prendere il numero di targa del camion sia perché il veicolo era stato parcheggiato a distanza, sia per la situazione di spavento e dolore dovuta alla ferita riportata al piede. “L’incidente è avvenuto verso le 16.30 del 15 ottobre - precisa infine G.C. - Io mi ero fermato per dare la precedenza a un furgoncino, poi è arrivato questo camion che, senza fermarsi, con una ruota mi è passato sopra a un piede, travolgendomi e distruggendo la bici. Il piede era gonfio e dolorante, ma riuscivo a muovermi, quindi non ho chiamato l’ambulanza. Dopo aver parlato con l’autista mi sono diretto verso casa e poi sono andato in Pronto Soccorso accompagnato dai miei famigliari. Ho riportato lo schiacciamento dell’arto, lividi e contusioni, per una prognosi di una settimana. Appena mi sono ripreso mi sono recato all’indirizzo indicato, ma non c’erano né la ditta né tantomeno una persona con il nome dell’autista. Da qui la scelta di sporgere denuncia”.

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