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Incidenti stradali Pescate

Tamponamento sul Terzo ponte, traffico in tilt in direzione Lecco

Quattro veicoli coinvolti, nessun ferito. Pescate "paralizzata", il sindaco De Capitani: «I politici a Roma lavorino per il territorio, Provincia e Comune siano interlocutori»

Ancora una volta la viabilità del territorio è messa a dura prova da un incidente, avvenuto questa mattina poco prima delle 9. Un tamponamento sul Terzo Ponte ha coinvolto quattro veicoli, rimasti fermi sulla carreggiata. Non si segnalano feriti.

Le operazioni di rimozione, che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine e dei tecnici Anas, hanno causato code e incolonnamenti lungo la Provinciale in direzione Lecco e rallentamenti a catena in tutto il territorio, complici anche altri piccoli incidenti (uno nel tunnel del Barro sulla SS36 con un ferito in codice verde). L'evento di oggi, l'ultimo di una serie che non conosce sosta, ha riacceso i rifilettori sull'estrema fragilità della viabilità lecchese.

«Dov'è il progetto del ponte Pescate-Bione?»

Il sindaco di Pescate, tra i comuni più penalizzati dal traffico, è intervenuto subito sull'argomento. «Sono ore che ho il paese bloccato per un tamponamento sul Terzo ponte (nella foto un'immagine tratta dalle telecamere a Pescate, ndr), proprio dove dovrebbe sorgere il nuovo ponte Pescate-Bione che tutti dicono di volere ma che in realtà non si sa dove sia finito il progetto, e questo è una vergogna - ha spiegato De Capitani - Basta un semplice tamponamento e si crea il caos su tutto il territorio ma adesso è ora di finirla e i politici che vengono qui a prendere i voti devono poi lavorare a Roma per il territorio e la Provincia non può continuare ad essere un ectoplasma ma deve porsi come interlocutore per la viabilità del lecchese tirando fuori gli attributi una volta per tutte».

Camion in panne, rallentamenti in ingresso alla SS36

«Lo stesso deve fare il capoluogo - prosegue il primo cittadino pescatese - che non può avere solo compiti di rappresentanza ma deve incidere sulle scelte viabilistiche regionali e nazionali mettendosi a capofila dei comuni, altrimenti tanto valeva restare sotto Como. Io mi son rotto di far subire al mio paese l'inettitudine di altri, adesso basta. Una volta finite le scuole chiudo di nuovo il Terzo ponte perche se si vuole ottenere qualcosa in questa provincia addormentata la devi svegliare in qualche modo».

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