rotate-mobile
Cronaca

Inquinamento in calo sul territorio, sotto accusa le combustioni a legna

Secondo gli esperti di Asl, Arpa e azienda ospedaliera stufe e caminetti sarebbero altamente dannosi per l'aria che respiriamo

Che aria “tira” a Lecco? A fare il punto sulla situazione dell’inquinamento atmosferico è stato un convegno che ha visto riuniti i rappresentanti di Asl, Arpa e azienda ospedaliera presso la sede dell’Api di Lecco.

Dai dati emerge che a Lecco e nel territorio circostante, nonostante la situazione non sia eccellente, si va verso un deciso miglioramento. A dichiararlo sono gli esperti dell’Asl e dell’azienda ospedaliera i quali hanno rilevato come negli ultimi quarant’anni, e di più ancora nell’ultimo decennio, grazie alle politiche adottate in molti Comuni, si assista ad un maggior controllo del traffico automobilistico e delle combustioni per il riscaldamento.

Una novità emerge prepotentemente dalle rilevazioni: il contributo più consistente all’inquinamento atmosferico nella provincia di Lecco è dato proprio dagli impianti di riscaldamento, di cui l’80% prodotto da riscaldamento a legna.

Tutt’altro che ecologico, il legno bruciato è altamente dannoso per l’atmosfera. Le maggiori criticità del territorio riguardano poi la presenza di ozono e Pm 10: il primo presente in quantità eccessive in estate, il secondo in inverno, sempre a causa della combustione a legna.

L’uso di caminetti e stufe porterebbe ad avere concentrazioni di particelle dannose nell’aria che superano i limiti consigliabili. La soluzione?Secondo gli esperti riuniti a convegno, sarebbe quella di incentivare l’uso del metano.

Secondo Legambiente invece, sarebbe opportuno ridurre la circolazione delle auto sul territorio, adottando politiche sulla moderazione del traffico, fornendo alternative valide per le famiglie all’uso della macchina per spostarsi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inquinamento in calo sul territorio, sotto accusa le combustioni a legna

LeccoToday è in caricamento